Il Partito radicale, al momento della decisione del Fronte di salvezza nazionale di indire in Romania un referendum sulla pena di morte, si è fatto promotore di una lettera-appello alle autorità romene in cui si chiedeva di revocare tale decisione.
Quando è giunta la notizia che il Governo provvisorio in Romania aveva deciso di annullare il referendum popolare, il Partito radicale aveva già raccolto oltre cento adesioni di personalità del mondo religioso, politico, della cultura e dello spettacolo e, numerose, quelle di cittadini romeni in esilio, tra cui quella di Re Michele di Romania.
Da militanti del diritto, della nonviolenza e della giustizia; da cittadini inermi e senza potere politico se non quello delle nostre volontà, siamo felici che in Romania si sia affermata, in coincidenza con il nostro impegno, la scelta civile, fondamentale del diritto alla vita.
A testimonianza delle nostre volontà, a monito per il futuro e a sostegno delle scelte per il diritto e per la vita in Romania, inviamo alle autorità romene e rendiamo pubblici il testo con le ragioni dell'appello e le adesioni che ci sono giunte in questi giorni.
APPELLO CONTRO IL REFERENDUM SULLA PENA DI MORTE IN ROMANIA
Signor Presidente, Signori membri del Fronte di salvezza nazionale della Romania, Signori membri del Governo provvisorio della Romania
Tutti i democratici avevano accolto con grande felicità la notizia della vostra decisione di abolire la pena di morte in Romania.
Era la dimostrazione che anche la Romania, nonostante il terribile eccidio che aveva dovuto subire e l'esecuzione dei coniugi Ceausescu, intendeva adesso muoversi con spirito di giustizia e non di vendetta nei confronti di chi si era macchiato di orribili crimini.
Era l'annuncio che anche la Romania intendeva unirsi al grande evento storico del nostro tempo: il passaggio dal totalitarismo alla democrazia nel rispetto profondo del valore della vita umana.
Era il segno di speranza e di coraggio di una democrazia che voleva nascere nel nome della tolleranza e dei principi dello stato di diritto.
La vostra decisione di indire un referendum sulla reintroduzione della pena di morte ci rattrista e ci preoccupa.
Nessuna maggioranza, neppure popolare, può abolire un diritto fondamentale dell'uomo, il diritto alla vita.
Tanto più grave nel momento in cui il popolo sarebbe chiamato a sostituirsi al giudice e a pronunciare la sentenza di morte per tutti coloro che si sono resi responsabili di atroci delitti.
Sappiamo quanto sia difficile respingere la tentazione di vendetta che sembra prevalere in un Paese massacrato da anni di totalitarismo, in una popolazione decimata dalla cieca e bestiale violenza. Ma sappiamo anche che uno Stato che si pieghi alle spinte irrazionali e rinunci a far valere i principi fondamentali dello stato di diritto, rischia in quel momento stesso di pregiudicare e minare mortalmente le basi della democrazia.
Per queste ragioni ci rivolgiamo a lei, Signor Presidente, ai membri del Consiglio del Fronte di salvezza nazionale, ai membri del Governo provvisorio della Romania perché sia revocata la decisione d'indire un referendum sulla reintroduzione della pena di morte.
Se lo riterrete opportuno, signor presidente, signori membri del Consiglio e del Governo, siamo pienamente disponibili a sostenere in Romania, anche pubblicamente, le ragioni che ci hanno spinto ad inviarvi, con spirito fraterno e di profonda amicizia, questa lettera.
FIRMATARI DELL'APPELLO.
don LUIGI CIOTTI, presidente del "Gruppo Abele"
padre EUGENIO MELANDRI, eurodeputato DP
Massimo Cacciari, filosofo
GIOVANNI BIANCHI, presidente delle ACLI
CARLO LIZZANI, regista
GIAMPIERO RASIMELLI, presidente ARCI
ARCI
don GERMANO GREGANTI, presidente di "Carcere Comunità"
"CARCERE COMUNITA'"
COORDINAMENTO NON UCCIDERE
DARIO FO, attore
FRANCA RAME, attrice
GENO PAMPALONI, critico d'arte
MARIO SPINELLA, filosofo
SERGIO BINDI, capo Ufficio Stampa "Internazionale DC"
ISABELLA BIAGINI, attrice
FRANCO BRUSATI, regista
WALTER CHIARI, attore
MIRANDA MARTINO, cantante
FABIO MAURI, pittore
DANTE MAGGIO, attore
CHICCO TESTA, deputato, ministro ombra per l'ambiente del Pci
AUGUSTO MINZOLINI, giornalista "La Stampa"
FRANCO PIRO, deputato Psi, presidente Commissione Finanze Camera
DOMENICO MODUGNO, deputato radicale
EMILIO VESCE, deputato radicale
GIANNI TAMINO, deputato verde Arcobaleno
FELICE BORGOGLIO, deputato Psi
LEDA COLOMBINI, deputato Pci
MAURO MELLINI, deputato radicale
MARIA TADDEI, deputato Pci
SERGIO ANDREIS, deputato verde
PATRIZIA ARNABOLDI, presidente Gruppo parlamentare DP
GIANNI LANZINGER, deputato verde
SILVANO VINCETI, presidente Associazione "Kronos 1999"
GIANNI MATTIOLI, deputato verde
GIOVANNI RUSSO SPENA, deputato, segreteria DP
ANNA DONATI, deputato verde
GLORIA GROSSO, deputato verde
ANNA MARIA PROCACCI, deputato verde
FRANCO BASSANINI, presidente Gruppo parlamentare S.I.
GABRIELLA MEO, portavoce nazionale verdi Arcobaleno
FULCO PRATESI, presidente WWF
CARLA ROCCHI, Coordinamento Liste verdi
BENIAMINO BONARDI, segreteria Lega Ambiente
CESARE DONNHAUSER, segreteria Lega Ambiente
LAURA CIMA, presidente Gruppo parlamentare verde
MASSIMO SCALIA, deputato verde
LAURA CECCHETTO, deputato verde
ATHOS DE LUCA, consigliere verde Comune di Roma
RENE' ANDREANI, verde Arcobaleno
MARIA TERESA DI LASCIA, verde Arcobaleno
MARCO TARADASH, europarlamentare antiproibizionista
VIRGINIO BETTINI, europarlamentare verde Arcobaleno
ALEXANDER LANGER, europarlamentare verde
ENRICO FALQUI, europarlamentare verde
PAUL LANNOYE, europarlamentare verde, belga
MARIE-CHRISTINE AULAS, europarlamentare verde, francese
GERARD MONNIER-BESOMBES, europarlamentare verde, francese
CLAIRE JOANNY, europarlamentare verde, francese
BRUNO BEISSIERE, codeputato europeo verde, belga
MARGUERITE-MARIE DINGUIRARO, codeputato europeo verde, francese
DOMINIQUE VOGUET, medico, codeputato europeo verde, francese
SERGIO TURONE, giornalista de "L'Unità"
ALDO ROSSELLI, scrittore (figlio di Nello)
GIULIANO COMPAGNO, assistente di Estetica Univ. Roma
CARLO BORDINI, storico, assistente universitario
GIANCARLO SALVOLDI, deputato verde
cittadini romeni:
MICHELE HOHENZOLLERN, Re di Romania. »Ho regnato in Romania fino al 30 dicembre del 1947 e nella Costituzione monarchica non c'era la pena di morte
GRIGORI ARBORE POPESCU, esule, professore universitario
VERONICA LAZAR, interprete
CECILIA ROMAN, direttrice Ospedale S. Giacomo
MIOARA TOENETTI, insegnante
MARILENA DUMITRESCU, insegnante
ADRIANA BUCSA, impiegata
DANIELA MIHU, dentista
padre LINO, sacerdote
padre GIORGIO, sacerdote
GEORGETA CAPECCHI, impiegata
EMILIA RATIU,
DUMITRU FESTA, elettricista
SILVIA VASILESCU, ragioniera
DORINA ARON, maestra d'asilo
SILENO CASI, muratore
IVANA UNGUREANU, cantante
SILEAN AVRAN
padre COMAN PETRE, sacerdote
MARIANA RADULESCU, casalinga
SORIN POP, elettricista
MIHU VULCANESCU, pittore, scultore
GEORGETA VORNICEANU, casalinga
VIOLETA DRAGA, insegnante
BRINDUSA IONESCU,
MONICA SALUSTRI, casalinga
LIDIA TROIA,
VIOLETA DIACONESCU, impiegata
MARILENA RADULESCU, Comitato di solidarietà romena Firenze
VASILE BOURCEANU, Comitato di solidarietà romena Firenze
ELENA COSTANTINESCU, insegnante, pittrice
HORENTINA CRETU,
LILICA MARCU,
NESI IONELA, insegnante
ANGELA PETRESCU, casalinga
TAIA PREDA, insegnante
COMITATO DI SOLIDARIETA' ITALO-ROMENO
MARIA POPA, presidente Comitato italo-romeno
ARDUINO AGNELLI, presidente onorario Comitato italo-romeno.