Praga, 17 febbraio 1990. Una settantina di radicali cecoslovacchi si sono riuniti a Praga per discutere delle loro prossime iniziative.
All'ordine del giorno: l'antiproibizionismo, il sistema anglossassone, l'Europa, minoranze sessuali, la pena di morte, il Tibet.
Antiproibizionismo
Sul tema dell'antiproibizionismo sono intervenuti fra gli altri il dottore Ivan Douda, responsabile di comunità terapeutiche in Cecoslovacchia e John Bok del coordinamento antiproibizionista cecoslovacco.
Minoranze sessuali
Su questo tema è intervenuto Simon Formanek, leader del neonato movimento degli Omossessuali cecoslovacchi ed iscritto al Partito radicale.
Tibet
Sul Tibet i presenti hanno deciso di aderire alla manifestazione del 10 marzo, giorno anniversario dell'invasione delle truppe cinesi, manifestazione promossa dall'associazione "Viva il Tibet" ed alla quale hanno già aderito numerosi partiti ed organizzazioni di cui il Partito radicale.
Sistema elettorale
Per quanto riguarda la legge elettorale, i radicali hanno deciso di intensificare la battaglia contro la proposta di sistema proporzionale che il Parlamento (incluso i deputati del Foro Civico) sembra orientato ad adottare, chiedendo che venga aperto nei mezzi di informazione un dibattito sui meriti dei diversi sistemi ed in particolare sul sistema anglossassone a proposito del quale i cittadini non hanno potuto ricevere i neccessari elementi di valutazione. Sempre su questo fronte i radicali proseguirano la cooperazione già avviata con altri movimenti ed in particolare con il HOS (Movimento per i diritti civili), il Movimento per una Sinistra Alternativa e NMS (movimento pacifista indipendente).
Pena di Morte
Sulla pena di morte, i radicali hanno deciso di reagire al silenzio delle autorità con nuove manifestazioni (la prima giovedi 22 febbraio di fronte al Palazzo del governo) ed altre iniziative non escludendo un nuovo digiuno se dovesse perdurare il disinteresse degli organi competenti.
Stati Uniti d'Europa
Quanto alla questione degli Stati Uniti d'Europa i radicali ritengono che nella situazione di confusione nata dal molteplicare di proposte (dalla "casa comune europea" di Gorbaciov alla confederazione di Mitterrand) sia di particolare importanza svolgere un lavoro di informazione a proposito della proposta radicale degli "Stati Uniti d'Europa". Anche a tale fine comincerano nei prossomi giorni una raccolta firme su una petizione indirizzata al Presidente della Repubblica, all'Assemblea Federale ed al Governo cecoslovacchi ed insieme al Consiglio, alla Comissione ed al Parlamento Europeo.