Zagabria, 21 febbraio 1990
Siamo ad un Festival di viscerali rigurgiti antiradicali, come nel segreto delle urne a Montecitorio, quando l'unità nazionale si è riformata per espellermi dalla Camera; come ai bei tempi del consociativismo fascista degli antifascisti... sono i colpi di coda pericolosi dei soliti notissimi ignoti.
E' bastato che dicessi "si" ad un invito onesto, coerente, di onesti e coerenti compagni abruzzesi, perchè si aprisse un bel processo staliniano, con confessioni spontanee, eliminazioni, caccia alle streghe e scomuniche.
Confermo che sarò candidato a l'Aquila e a Teramo - civico, laico, verde, democratico per la riforma della politica e contro il sistema partitocratico - anche con il PCI, spero.
Certo che fra il "no" alla lista Nathan a Roma, il "no" all'Aquila, l'arroganza da padroncini con cui si pensa di poter dettar legge, alla prima occasione, la viltà con cui si fugge dinanzi alla spaventata mobilitazione di tutti gli avversari, che hanno subito valutato i pericoli della proposta, la coerenza non manca.