Zagabria 22-2-90. Oltre centocinquanta persone, in massima parte intellettuali, artisti, giornalisti ed esponenti delle nuove forze politiche croate, erano presenti ieri sera nei pur ristretti locali del Centro culturale e informativo di Zagabria. Lo stesso centro, nel quadro di una serie di manifestazioni in previsione delle prossime elezioni in Croazia, aveva invitato Marco Pannella, il consigliere federale radicale Vito Cesmadziski, il giornalista Zeljko Rosko ed il politologo Milojko Antic, radicali.
Marco Pannella ha affermato il carattere transnazionale e transpartitico del PR sgomberando il campo da possibili equivoci : il partito radicale in quanto tale non vuole e non può essere una forza politica concorrenziale al livello nazionale. Ciò non impedisce a singoli radicali di costituirsi ed organizzarsi in forme politiche diverse, anche elettorali, là dove nè esistono le possibilità. Ma queste formazioni rimangono distinte dal partito radicale che, come internazionale del federalismo europeo e dei diritti umani, mira ad unire trasversalmente esponenti e cittadini di varie e diverse forze politiche nazionali. Un'invito all'iscrizione al partito radicale è stato quindi rivolto a tutte le forze politiche croate ed jugoslave.
Così, per quanto riguarda la formazione di una lista elettorale in Croazia è stato spiegato come alcuni iscritti al partito radicale assieme ad una parte della disciolta "gioventù socialista" e ad esponenti di movimenti verdi, intendono dar vita ad un soggetto elettorale finalizzato ad alcuni precisi obbiettivi, una Lista federalista europea nonviolenta e verde. I gravi problemi ambientali, i resuscitati nazionalismi, di destra o di sinistra, la violenza e le tensioni etniche sempre più gravi, ma anche il consolidamento del processo jugoslavo di trasformazione democratica non possono essere affrontati solo al livello statale o nazionale. Occorre affermare un nuovo diritto sovranazionale, occorre battersi con gli strumenti della nonviolenza e della democrazia per conquistare gli Stati Uniti d'Europa della tolleranza, del federalismo democratico.
Nel corso del dibattito è stata quindi presentata una petizione per l'ingresso della Jugoslavia nella Comunità europea "quale primo passo verso la costituzione degli Stati Uniti d'Europa", indirizzata al Governo ed al Parlamento croato ed jugoslavo, oltrechè al Parlamento europeo.
Al termine dell'assemblea sono state raccolte 78 firme sul testo della petizione e 6 iscrizioni al Partito radicale.