Johannesburg, 1 Marzo 1990 - Al termine della visita in Sud Africa della delegazione del parlamento italiano l'On. Giovanni Negri (direttivo Gruppo PSDI) ha dichiarato:
"Al rientro in Italia chiederò formalmente al Governo ed in primo luogo al Ministro De Michelis di sospendere ogni forma di sanzione al Sud Africa oppure di estendere immediatamente analoghe sanzioni ai regimi feroci e assassini del continente africano che ogni giorno perpetrano inaudite violazioni dei diritti umani nei confronti di milioni di bambini, donne, uomini. Secondo una recente dichiarazione di De Michelis il Sud Africa sarebbe "una vergogna".
Dopo questa visita non credo sarò il solo - ed anzi ritengo saremo in maggioranza - nel dire che la vergogna è piuttosto quella di una certa classe politica italiana, impegnata la mattina a guidare i cortei anti-apartheid e la sera a fare cooperazione e affari di partito con i peggiori regimi criminali africani, da Siadtc Barre a Menghistu a Mobutu. La Perestroika sud africana è una realtà ed essa può rappresentare il principale vettore di una politica di pace e sviluppo nell'intero continente africano.
Questa politica è peraltro urgente anche alla luce della grave questione dell'immigrazione di colore in Europa, sulla quale sono del tutto irrilevanti - in termini di soluzione sostanziale del problema - tanto le linee "morbide" martelliane quanto le linee "dure" lamalfiane.
Come i radicali da anni dicono, il problema sta a monte, ed è a monte che è necessario risolverlo, con una grande iniziativa di politica estera per la vita e lo sviluppo nel sud del mondo".