Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 01 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Notizie Radicali
Agora' Agora - 1 marzo 1990
REFERENDUM: GIUSEPPE CALDERISI, MAURO MELLINI, MASSIMO TEODORI, DOMENICO MODUGNO ED EMILIO VESCE HANNO PRESENTATO UN'INTERPELLANZA PARLAMENTARE IN MATERIA DI REFERENDUM

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente Del Consiglio dei Ministri:

Premesso:

- che la data di svolgimento dei referendum ammessi dalla Corte Costituzionale è anche correlata ai tentativi di approvare nuove leggi sulle materie oggetto dei referendum, al fine di non dare più corso al voto popolare;

- che il Parlamento è certamente sovrano di legiferare anche fino al giorno prima del voto, ma che non possono non essere considerati anche i gravi problemi di correttezza costituzionale e di costituzionalità derivanti dall'interferenza tra il procedimento legislativo parlamentare e il procedimento anche esso legislativo, del referendum;

- che questa materia è regolata dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale (le ordinanze e le sentenze con le quali la Corte affrontò e risolse nel 1978 il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sorto a seguito del ricorso del Comitato promotore del referendum sulla legge Reale);

- che in base a tale giurisprudenza l'ufficio centrale presso la Corte di Cassazione deve effettuare un raffronto tra la nuova legge e le disposizioni oggetto del referendum o sulla base dei principi ispiratori della complessiva disciplina oppure sulla base dei singoli precetti normativi oggetto del referendum, se essa non riguarda l'intera disciplina della materia;

- che, qualora non ravvisi innovazioni sostanziali, l'Ufficio centrale deve disporre che il referendum continui ad avere corso trasferendo sulla nuova legge il quesito da sottoporre al voto popolare; che tale quesito può avere una portata politica e giuridica anche molto differente dal quesito originario, tanto è vero che la Corte Costituzionale ha stabilito che il nuovo quesito deve essere oggetto di una nuova pronuncia di ammissibilità da parte della Corte stessa; che non potrebbe neppure escludersi che gli indirizzi e le indicazioni di voto delle forze politiche possano divergere tra il quesito originario e quello sottoposto al voto popolare; che, qualora l'intervento del Parlamento sopraggiungesse quando il referendum è già stato indetto o, addirittura, dopo che si è iniziata la campagna elettorale (cioè il periodo istituzionalmente previsto perchè possa compiersi il processo formativo della volontà popolare) resterebbe indeterminato e incerto a pochi giorni dal voto, lo stesso quesito da sottoporre al

la pronuncia del corpo elettorale e probabilmente, vi sarebbe la stessa impossibilità tecnica di ristampare e ridistribuire le nuove schede elettorali con il nuovo testo; che la campagna elettorale ne verrebbe completamente travolta venendo a mancare ogni minimo presupposto di chiarezza da parte degli elettori sull'oggetto del referendum; che, pertanto, un intervento intempestivo del Parlamento produce comunque, a prescindere dal contenuto della nuova legge, uno stravolgimento dell'istituto del referendum (infatti l'ufficio centrale non potrebbe in ogni caso dare corso a un referendum che non avrebbe più neppure la possibilità tecnica di tenersi; che, d'altro canto, è inammissibile un intervento legislativo volto a rinviare la data di svolgimento delle consultazioni referendarie rispetto al periodo 15 aprile 15 giugno attualmente previsto, perchè - a parte il caso di elezioni anticipate, previste come eccezionali - tale rinvio costituirebbe una lesione delle garanzie peculiari dell'Istituto del referendum,

vale a dire la certezza anche temporale delle sue fasi e procedure.

Chiedono di conoscere gli indirizzi del Governo sulle materie oggetto dei referendum ammessi dalla Corte Costituzionale e come esso intenda tutelare l'Istituto costituzionale del referendum rispetto alla problematica esposta nella presente interpellanza.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail