Mauro Mellini, deputato radicale, Presidente dell'Associazione Radicale per la giustizie ed il diritto, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"Gravi parole quelle pronunziate da Gava sulla questione dei sequestri di persona.
Il blocco dei beni dei familiari dei sequestrati costituisce, da una parte, un provvedimento odioso e discriminatorio tra quanti siano in condizione, magari perchè titolari di conti in Svizzera o amici di persone disponibili a prestiti, di procurarsi comunque la cifra del riscatto e quanti con il sequestro dei beni, dopo il sequestro di un congiunto, si vedrebbero messi in condizione di non poter far nulla per salvare la vita di quest'ultimo.
Sotto altro profilo un provvedimento del genere, se generalizzato, rischia di indurre i familiari a non denunziare i sequestri, a cercare di pagare entro tempi strettissimi e quindi a spingere i criminali ad un nuovo tipo di sequestro di persona che punti soprattutto sulla rapidità della conclusione ma anche sulla moltiplicazione dei sequestri stessi.
Così un crimine che per fortuna è in forte diminuzione come attestano le statistiche di fonte governativa, rischia di avere un rilancio proprio dai provvedimenti che dovrebbero combatterlo.
Sono lieto di aver trovato consenso su questa mia posizione proprio da parte dell'on.Rossi di Montelera, che fu vittima di un crimine del genere.
Un'ultima considerazione sulla dichiarazione di Gava che avrebbe definito i quattro di Luino "gentaglia, giustamente uccisi dai carabinieri".
Quell'avverbio "giustamente" è orrendo, le nostre leggi fortunatamente e malgrado Forlani, non conoscono uccisioni giuste, solo, semmai, necessitate.
"Giustamente uccisi" è l'esatto sinonimo di "giustiziati". E' questo che voleva dire Gava?".