26.2.90-Pannella a Zagabria.
Pannella su Viensjk del 26.2.90. Una pagina di intervista con foto centrale e vignetta di Forattini sull'Aquila. (L'intera intervista tradotta sarà disponibile nei prossimi giorni)
" D: Cosa fara' il PR transnazionale in Croazia, ove si sono formati in maggioranza partiti nazionali ? presenterete anche qui tutte le idee che sostenete in Italia e in Europa, fino all' abolizione delle proibizioni sulle droghe ?
R:.(prima spiega la sua elezione al Parlamento europeo, infine:) ...i membri del nostro partito in Croazia, che sono anche membri di istituzioni repubblicane, agiranno con lo stesso metodo che abbiamo sperimentato in Italia o in Europa. Presenteranno l'idea del partito transnazionale con formazione di una lista di verdi federalisti e nonviolenti, non una lista di partito ma una lista di candidati che noi supporteremo e aiuteremo nella campagna elettorale."
Un' altra breve intervista, a carattere mondano è stata pubblicata sempre sullo stesso giornale. Ancora su -Polet- dovrebbe comparirne una. Tre radio e due TV hanno mandato in onda interviste.
26.2.90-Congresso dei nazionalisti e reazioni comuniste.
Dopo il Congresso di HDZ, il più forte partito nazionalista croato (24-25, Lizinski Hall), il lunedi'26, Racan, presidente dei comunisti croati, durante una riunione del comitato centrale, ha lanciato un grande attacco contro il nazionalismo. Grande spazio sui giornali. Racan ha duramente attaccato Tudjman, il leader ci HDZ, e la sua evocazione dello stato collaborazionista fascista croato, durante la guerra, esaltato in quanto manifestazione della volontà indipendentista croata.
Tudjman ha anche sostenuto la necessità del allargamento della frontiera con la Bosnia, a favore dei croati.
Vi sono state dure reazioni anche da parte serba.
Ivo Latin, presidente del Governo, nella riunione ordinaria, ha attaccato ancora Tudjman sostenendo che saranno esaminate le eventuali violazioni della legge nelle sue affermazioni. I giornali hanno pubblicato lettere di iscritti Hdz contro il congresso e contro Tudjman, accusato di non democraticità, di manipolazione della assemblea, di essere candidato unico della presidenza.
Si cerca da parte dei comunisti croati, grazie ai giornali che tuttora sono largamente di controllo comunista, di creare un effetto "crisi" di HDZ.
HDZ annuncia che fornirà una versione meno distorta nel suo prossimo giornale.
1.3.90 Incontro preparatorio per una coalizione federalista, verde, nonviolenta.
Alcuni radicali croati, con Soccorso donna, Federazione autonoma democratica croata (ex-Gioventu' socialista), Sindacato dei disoccupati, Verdi per Zagabria, hanno stabilito di costituire una coalizione elettorale. Tale coalizione avrà carattere di cartello e rispetterà l'autonomia di iniziativa di ciascun gruppo. Si presenterà con un programma minimo comune incentrato su tre punti:
il federalismo europeo e gli Stati Uniti d'Europa, i problemi ambientali, i diritti delle minoranze. Ciascun gruppo svilupperà autonomamente i temi.
Nei prossimi giorni saranno ulteriormente definite le modalità di presentazione di questa lista e dei candidati.
2.3.90 Presentata la coalizione elettorale di centro.
Si è costituita una nuova coalizione "Koalicia narodnog pomirenja"
(coalizione di salvezza nazionale) composta da HSLS (social-liberali), HDS (nazionalisti moderati), SDSH(social-democratici), HKDS (democristiani).
Essa si pone in una posizione di centro rispetto ai due blocchi : social-comunista e nazionalista. Si candida ad essere una coalizione nazional-popolare, un forum di salvezza nazionale contro la dittature di destra o di sinistra.
A questa si sono aggiunti come indipendenti cinque famosi politici degli anni 70: Savka Dapcevic Kucar(ex segretaria dei comunisti del 71, leader popolar-nazionalista, paragonata a Dubcek) Miko Tripalo ( titoista) Haramija (comunista) Ivan Supek (scienziato, comunista) Srecko Bijelic(serbo, comunista). HDZ appare ora molto più debole anche per la concorrenza di questo nuova coalizione.
4.3.90-Meeting serbo a Petrova Gora,in Croazia
50.000 serbi provenienti in parte dalla Repubblica serba ed in parte dalla stessa provincia di Petrova Gora hanno qui svolto una manifestazione a favore del leader serbo Milosevic. Slogan durissimi,"a morte! a morte!-datelo a noi.." sono stati lanciati contro il leader nazionalista croato Tudjman. Anche il Parlamento croato ed i rappresentanti serbi nello stesso sono stati giudicati colpevoli di nazionalismo e di scarsa attenzione alla minoranza serba in Croazia. In tanto sempre in questa Repubblica sono stati fondati tre partiti serbi : Partito democratico serbo, partito socialdemocratico serbo e Partito serbo per la Jugoslavia.
4.3.90- Morto all'ospedale un giovane di Pristina, in Kossovo. Era stato travolto da un carro armato. Si contano così a 36 le vittime della repressione anti-albanese in Kossovo nel 1990.
VARIE
-Il ministro degli esteri jugoslavo Loncar ha chiesto di aumentare i contatti con l'Efta ed eventualmente in futuro di proporre la domanda per l'adesione.
-Il capo del governo, Ante Markovic, viene criticato dal settimanale Mladina, dal leader social-liberale craoto Slavko Goldstein, e da HDZ, poichè sembra aver esaurito la pur positiva spinta riformista iniziale che a portato al blocco dell'inflazione. Ora, essi affermano, sta lavorando per una maggiore centralizzazione nelle proposte di riforma costituzionale jugoslava, chiede che le sue proposte siano accettate in blocco ma i rappresentanti sloveni si oppongono specialmente a :
.un servizio segreto centralizzato federale
.acquisto di nuovi aerei militari supersonic
.politica fiscale uguale per tutta la jugoslavia
Maldina afferma che Markovic avrebbe concordato patti più o meno segreti con l'esercito (acquisto degli aerei americani Supersonic) e con il presidente serbo Miloscevic (denuncia dei meetings nonviolenti degli albanesi in Kossovo quali intralcio alla realizzazione delle riforme) per non avere opposizioni alla riforma economica da lui proposta. Egli sostiene che il proprio programma di riforme economiche è il migliore di tutti i paesi del est. Maldina lo accusa di protagonismo, di voler essere un nuovo Tito.
-In Serbia continua il boicottaggio economico contro la Slovenia.
Sandro Ottoni