Avvicinandosi la data simbolo del 10 marzo, anniversario dell'invasione cinese in Tibet e della grande rivolta tibetana del 1959 a Lhasa, la Repubblica Popolare Cinese nel tentativo di evitare ulteriori sommosse sta intensificando la repressione.
The Office of Tibet di Zurigo e il Tibetan Youth Congress di Dharamsala (India), località sede del Governo Tibetano in esilio, danno notizia che uno studente tibetano di 22 anni, Lobsang Tenzin, condannato a morte nel marzo del 1988 con l'accusa di avere ucciso un poliziotto cinese durante una manifestazione, dovrebbe essere giustiziato in questi giorni. Essendo pratica comune per i cinesi in occasione di questo anniversario dare luogo ad esecuzioni pubbliche per intimorire la popolazione, si teme che la condanna venga eseguita prima del 10 marzo.
Il Comitato "VIVO IL TIBET" e l'Associazione Italia-Tibet organizzano anche quest'anno un sit-in davanti l'Ambasciata Cinese a Roma ( Via Bruxelles, 56 ) per sabato 10 Marzo alle ore 12,30.
"VIVO IL TIBET" inoltre ha indetto analoghe manifestazioni davanti le Ambasciate cinesi di Mosca, Praga,Budapest e Bruxelles
Gabriella Spallino
(Coordinamento"Vivo il Tibet")