Franco Ionta (PM Roma)
"Mi capita di sovente, la sera, di seguire il programma di Radio Radicale "Speciale Giustizia", che mi informa in modo esauriente ed in tempo reale dei dibattimenti più significativi in corso in Italia. Tale servizio mi sembra utile e allo stato delle cose insostituibile e quindi l' interruzione di tale programma depaupera sensibilmente la massa d'informazione giudiziaria a mia disposizione e priva laa collettività di un canale informativo prezioso per il controllo sociale sul momento giudiziario.
Sebastiano Suraci (CSM)
"Poichè ritengo importante che continui il servizio fino ad ora svolto da Radio Radicale, auspico che alla stessa vengano assegnate adeguate sovvenzioni".
Franco Morozzo Della Rocca (CSM)
"Apprendo con viva preoccupazione che Radio Radicale ha cessato le proprie trasmissioni. E' impensabile che venga definitivamente a mancare il servizio di informazione diretta reso in questi anni da Radio Radicale mettendo a disposizione del pubblico, senza imtermediazioni di filtri interessati, il testo dei dibattiti in corso nelle varie sedi istituzionali; è sperabile che una soluzione del problema venga trovata in sede politica".
Raffaele Bertoni (Presidente Associazione Nazionale Magistrati)
"La chiusura di Radio Radicale rappresenta un colpo per l'informazione. In un panorama italiano in cui su certi argomenti l'informazione è ridotta a brevi sintesi e poche notizie, la funzione di Radio Radicale è stata grande perchè con le sue dirette integrali (ricordo i principali processi, le sedute del CSM, della Camera e del Senato) ha permesso a tutti i cittadini di conoscere nel modo più ampio possibile quanto accade all'interno delle istituzioni parlamentari e giudiziarie.Radio Radicale ha avuto il pregio unico di trasmettere ciò che altre emittenti non hanno voluto o saputo fare e dunque, non posso che essere favorevole all'approvazione di un provvedimento ad 'hoc' che possa consentire la ripresa delle sue trasmissioni".
Vincenzo Geraci(CSM)
Sulla situazione di Radio Radicale, chiusa dal 2 marzo, Vincenzo Geraci, membro del Consiglio Superiore della Magistratura, ha dichiarato:" Le vicende consiliari di questo torrido quadrienno mi hanno consentito di toccare con mano l'importanza di RR e la preziosa funzione da essa svolta al servizio di una informazione autenticamente libera. La costanza della Radio nel seguire tutte le sedute del plenum e l'integrale messa in onda degli interventi riguardanti le più importanti discussioni del CSM, hanno consentito infatti di far conoscere l'autenticità di posizioni che non di rado sono state ignorate o distorte nella divulgazione fattane da altri mezzi di comunicazione. Con ciò Radio Radicale ha obbedito al dovere primario di informazione corretta e democratica: far conoscere il fedele pensiero di ciascuno soprattutto con riferimento a vicende eclatanti in cui la ragione politica poteva fare aggio sulla verità dei fatti. Di ciò sono personalmente grato a Radio Radicale ed intendo testimoniarlo con slancio nel
la speranza che la paventata sua chiusura non abbia a verificarsi. Se accadesse sentirei diminuite nel paese la libertà di informazione e la democrazia."