Budapest, 10 marzo 1990 - Di fronte alla sede dell'Ambasciata cinese di Budapest, nella giornata dell'anniversario della repressione delle truppe cinesi dopo l'insurrezione di Lhasa nel 1959, una trentina di iscritti e simpatizzanti del Partito Radicale Transnazionale hanno partecipato alla manifestazione per il Tibet libero, in contemporanea ad altre capitali europee dell'Est e dell'Ovest. La manifestazione, che è durata circa un'ora, si è effettuata nel completo silenzio. I manifestanti indossavano solo dei cartelli, scritti in diverse lingue (tra cui il cinese) e si rivolgevano alle autorità della Repubblica Popolare cinese per il rispetto dei diritti umani nel Tetto del Mondo.
Dopo un'ora di attesa e di vani tentativi di essere ricevuti dall'Ambasciatore per la consegna di una lettera a firma di tutti i partecipanti, dove si spiegavano le ragioni della protesta, tra un freddo invernale e un fortissimo vento che ricordava il clima tibetano, la manifestazione si è conclusa con la spedizione delle cartoline di adesione alla campagna "Vivo il Tibet" all'ambasciatore cinese di Budapest.
Alla manifestazione hanno partecipato i consiglieri federali del PR Ferenc Parcz, ungherese, e Massimo Lensi, italiano.