N.R. Budapest, 14-03-90 - La filiale ungherese dell'agenzia demoscopica americana Galup ha appeno reso pubblico i risultati di un sondaggio elettorale. E' stato realizzato a partire di un campione rappresentativo di 1.000 persone.
Ecco i dati:
Unione dei Liberi Democratici: 23,1 in crescita
Forum Democratico: 21,5 stazionario
Partito dei Piccoli Proprietari: 17,4 in crescita
Partito Socialista: 8,7 in calo
Partito Social-Democratico: 7,7 in crescita
Federazione dei Giovani Democratici: 5,7 in calo
Partito Cristiano Popolare Democratico: 4,9 in crescita
Partito Socialista Unificato 3,8 in calo
Le prime conclusioni che si possono trarre da questo sondaggio è che i giochi sono tutt'altro che fatti. Ed in effetti solo il 56,2% si è detto sicuro di andare a votare. Il 31,2% ha risposto che probabilmente andrà. L'11,9% invece ha risposto che probabilmente non andrà a votare. Dall'altra parte solo il 52% delle persone interrogate si è detto sicuro del suo voto.
Quanto ai possibili scenari di governo, la maggiore parte degli osservatori ne vede di tre tipi:
- una coalizione intorno all'Unione dei Liberi Democratici, composta oltre a loro dei Giovani Democratici e del Partito dei Piccoli Proprietari;
- una coalizione intorno al Forum Democratico composta oltre a loro del Partito Cristiano-Popolare-Democratico e del Partito dei Piccoli Proprietari;
- una grande coalizione intorno all'Unione dei Liberi Democratici ed al Forum Democratico.
Quest'ultima ipotesi sembra però a molti più improbabile date le numerose differenze che esistono tra questi due partiti, o quanto meno si ritiene che potrebbe "reggere" solo per un periodo di transizione.
Un dato non nuovo ma che si va rafforzando è quello costituito dal ruolo che potrebbe giocare il Partito dei Piccoli Proprietari. Benché alleato dell'Unione dei Liberi Democratici durante la campagna referendaria dell'autumno scorso ed anche a diverse altre riprese in seguito, il ruolo di ago della bilancia che sembra di dover acquisire fa ritenere possibile a più di un osservatore il suo collocamento nell'una o nell'altra coalizione.
Va notato anche il lento ma continuo calo del Partito socialista. I socialdemocratici invece per lungo tempo sotto il 5% sono da poche settimane in forte crescita dovuta secondo gli osservatori alle relazioni "privilegiate" che hanno stabilito con i sindacati. Ciò che sembra rimettere in questione la loro relazione privilegiata con Liberi Democratici, Giovani Democratici e Piccoli Proprietari.
Delle prime risposte quindi all'indomani della domenica 26 marzo. La risposta definitiva dopo il secondo turno del 8 aprile.