Radicali, verdi, verdi arcobaleno e demoproletari non hanno detto solo no a questa proposta di modifica del regolamento, ma hanno avanzato precise proposte (sulle quali gran parte dei mezzi d'informazione ha taciuto).
Si dimentica di dire, innanzitutto, che siamo stati proprio noi a presentare per primi una proposta volta a disciplinare l'uso del tempo. Siamo i primi a voler garantire i diritti del governo e della maggioranza affinché le loro proposte siano discusse e votate dal Parlamento. Ma devono essere garantiti anche i diritti delle opposizioni e le prerogative dei singoli deputati. Occorre un governo autorevole, ma anche un Parlamento autorevole ed efficace. Tutto questo manca nella proposta della Giunta.
Sindacato ispettivo, potere d'indirizzo e di controllo ormai non esistono quasi più. Addirittura contrariamente a quanto era stato concordato un anno fa, la Giunta non ha proposto neppure la disciplina dei decreti legge e del voto di fiducia sui decreti stessi e sulle poche materie anche soggette a voto segreto.
Il Parlamento è in crisi, ma la sua crisi non è di efficienza funzionale bensì di ruolo. Le lungaggini non dipendono dal fatto che i deputati parlano troppo, ma dal fatto che le maggioranze sono divise e litigiose, che le decisioni vengono prese in sedi partitiche extraistituzionali.
La riforma delle pensioni non si fa da vent'anni, ma in assemblea non è mai arrivata. La legge di riforma del sistema televisivo è ferma da dieci anni ma certamente non perché i deputati parlano troppo. Le leggi collegate alla finanziaria, come quella sulla sanità, sono ferme da mesi, ma non si discutono perché c'è dissenso nella maggioranza: le norme regolamentari per discuterle in tre giorni esistono già, ma è proprio il governo a non richiederne l'applicazione.
Negli ultimi dieci anni sono state approvate oltre settanta modifiche al regolamento tutte improntate ad una logica efficientistica. Ma esse hanno risolto ben poco perché sono altri i motivi di crisi del Parlamento. Anche il contingentamento servirà a ben poco. Servirà solo alle più demagogiche strumentalizzazioni e forzature sulla legge sulla droga.