Era la prima assemblea pubblica dei radicali moscoviti, quella che doveva svolgersi ieri presso la Scuola musicale n.57 del quartiere Sokol'niki. La scuola e' stata trovata sbarrata, in cambio c'era una discreta ma abbondante presenza della polizia. E' stato deciso di tenere comunque l'incontro in mezzo alla strada di fronte alla scuola. Dopo aver inchiodato alla porta del palazzo uno striscione con il simbolo di Ghandi i radicali hanno iniziato il loro meeting. Sono intervenuti Marino Busdachin del Consiglio federale del PR e Nikolaij Khramov dell'Associazione di Mosca.
L'assemblea ha incuriosito gli abitanti del rione che sono venuti a sentire e in breve si e' formato un assembramento di un centinaio di persone. Il tutto e' durato per un paio d'ore.
La polizia non e' intervenuta. Si e' limitata a spaventare qualcuno con le solite richieste di documenti e a e evitare incidenti.
Fatti come questi sono soliti a Mosca. Un paio di settimane fa la stessa cosa era successa per un incontro promosso dal noto scrittore e dissenziente Lev Timofeev. Il KGB, invece di impedire queste manifestazioni con la forza, si limita a chiudere l'accesso alle sale fissate e gia' pagate. E' un metodo piu' raffinato, ma la sostanza e' la stessa: non si possono ancora tenere riunioni pubbliche a Mosca!
Durante la manifestazione, 36 persone si sono iscritte al Partito radicale.