Dichiarazione dei parlamentari Giovanni Negri, Massimo Teodori, Emilio Vesce.
"Una maggioranza consociativa formatasi oggi in conferenza dei capigruppo fra i presidenti PSI, DC, PCI, MSI ha stabilito che entro il 5 aprile deve essere votata la legge sulla droga. Il diktat socialista e il voltafaccia comunista - speriamo non condiviso da tutti i parlamentari del PCI - legittimano l'espropriazione della possibilità di analisi, dibattito e confronto su una legge di capitale importanza per la società e le istituzioni, imponendo una finzione di esame in aula: sette giorni in totale per oltre 100 articoli.
Il PCI, clandestinamente proibizionista, esce dunque allo scoperto per associarsi al colpo di grazia imposto alla pur tenue possibilità di modificare una legge demagogica ed irresponsabile per i dissesti che produrrà nell'amministrazione dello Stato. Ciò peraltro avviene nel momento in cui sempre più vasti settori di partiti della maggioranza esprimono disagio, dure critiche e proposte di modifica al DDL.
Se questo è il "nuovo" PCI, in cui tutto cambia e nulla muta, è bene dircelo subito. Allegria!"