Giuseppe Calderisi, Presidente del Gruppo federalista europeo al termine della Conferenza dei Capigruppo, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"La decisione della Conferenza dei Capigruppo di prevedere per lo svolgimento e la votazione della legge sulla droga solo quattro giorni e mezzo, spezzettati in tre tronconi, (da lunedì 26 pomeriggio a martedì 27 mattina, da giovedì 29 mattina a venerdì mattina, da martedì 3 aprile pomeriggio a giovedì 5 mattina) rappresenta una forzatura inammissibile e demagogica, soprattutto considerato che alle Commissioni Giustizia e Sanità è stato di fatto impedito di discutere il provvedimento in sede referente, in modo da istruirlo adeguatamente per l'Aula.
La nostra proposta prevedeva l'iscrizione della legge a partire dal 2 aprile e la sua calendarizzazione senza spezzettature. Ma la maggioranza ha proprio voluto impedire che potesse svolgersi il dibattito e le votazioni in Commissione, per la debolezza delle sue decisioni e per il timore di trovarsi in minoranza.
Incomprensibile invece la posizione del PCI che ha dato il suo assenso a questo calendario ben sapendo che è del tutto irrealistico terminare un provvedimento così complesso e delicato in quattro giorni e mezzo con tante voci di dissenso all'interno della maggioranza".