Quatti quatti e senza rimpianti, gli stessi relatori DC-PCI e i leader della maggioranza stanno salutando la legge Craxi-Jervolino approvata al Senato e la intendono modificare.
E' certo una vittoria di chi - come il gruppo dei dieci - ha rotto il dogma dell'intangibilità della legge.
Ma, paradossalmente, i problemi della maggioranza aumentano.
Dopo aver inguaiato prefetti, medici e magistrati ora pare che con le nuove modifiche entri in scena anche il pretore, in un labirinto burocratico sempre più inattuabile e inestricabile.
Solo il rigido controllo dell'informazione (ad esempio su giornali come il Corsera, che pare tornato ai tempi di Di Bella) permette ormai ai santoni della legge di non sprofondare nel ridicolo.
Il testo della loro legge è in effetti più umoristico di tutte le barzellette sui carabinieri. Ne faremo, in aula, una disanima puntuale.