- Con una sconcertante insistenza, si afferma che tutti i partiti sarebbero d'accordo a fare quanto è necessario per salvare Radio Radicale, meno il PSI.

Poiché i socialisti non hanno la maggioranza assoluta, non si capisce, se così stessero le cose, quali motivi di protesta o preoccupazione possano avere i radicali. ma le cose non stanno così ed è giusto ristabilire la verità dei fatti.

Esiste una generale solidarietà. che condividiamo, verso Radio Radicale come verso qualunque strumento di espressione di opinioni democratiche. Ma esiste una altrettanto diffusa convinzione che lo Stato non possa elargire senza una difendibile motivazione 20 miliardi a Radio Radicale, come i radicali chiedono.

"Lo Stato - ha detto il capogruppo socialista alla Camera on. Capria - versa un contributo agli organi dei partiti: ai quotidiani come a Radio Radicale, ed al loro trattamento è, ed a nostro avviso dovrà, restare agganciata, con gli stessi diritti e doveri.

Radio Radicale chiede adesso un contributo molto più alto e diversamente motivato: motivato cioè dal fatto che essa svolgerebbe un servizio pubblico. Nè il mio gruppo, nè gli altri della maggioranza capiscono come un servizio pubblico di informazione possa essere affidato a un organo privato e per di più a un organo privato che non offre garanzie di imparzialità, dal momento che è nato e cresciuto quale espressione di partito e quindi, per definizione, di parte".