Il deputato Mauro Mellini, componente della Commissione Giustizia e Presidente della Associazione Radicale per la Giustizia ed il Diritto ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"La decisione del P.C.I. di candidare per le elezioni regionali l'ex magistrato Carlo Palermo è un fatto gravissimo, che getta una luce di ambiguità e di scarsa credibilità sulle "novità" del P.C.I., specie in fatto di giustizia, garantismo, certezza del diritto.
Carlo Palermo si distinse per certe disinvolte interpretazioni della funzione giurisdizionale nel campo penale, per arresti arbitrari per i quali è stato anche processato ed assolto con motivazioni che sottolineano l'abitualità di certi suoi comportamenti per escludere il dolo nel caso specifico.
Il fatto che Carlo Palermo sia stato oggetto di un attentato mafioso non ne fa un giudice diverso, ed evocare tale attentato non vale a dare un diverso significato a questa candidatura.
Dire che il lupo cambia il pelo ma non il vizio non è eccessivo e non è neppure malevolo. Malevolo nei confronti del P.C.I. sarebbe far finta di non vedere e non analizzare il significato autentico delle sue scelte e delle sue iniziative.
Nell'assemblea dell'Associazione Radicale per la Giustizia ed il Diritto dovremo occuparci sabato e domenica del fenomeno della giustizia dell'emergenza e del protagonismo dei giudici. Questo caso sarà un utile punto di riferimento.