Il Partito Radicale non ha sottoscritto il protocollo di disciplina della propaganda elettorale proposto a tutte le forze politiche dal prefetto Voci nella riunione svoltasi oggi in Prefettura.
Antonio Lalli, che ha partecipato alla riunione in rappresentanza del Partito Radicale, ha così motivato la mancata sottoscrizione del protocollo:
"Premesso che il Partito Radicale non partecipa alle prossime elezioni amministrative ma è invece impegnato, a partire dal 10 aprile, nella raccolta delle firme sui referendum per la riforma del sistema elettorale, non potevamo sottoscrivere il documento propostoci dal prefetto Voci in quanto non vi è contemplato nessuno sforzo o intervento specifico per fronteggiare il fenomeno delle affissioni selvagge. Inoltre il protocollo vieta la possibilità di raccogliere firme in dieci piazze di Roma e, in altre diciotto, la possibilità di svolgervi comizi elettorali, ovvero vengono vietati diritti costituzionali in luoghi in cui poi vengono autorizzate ogni genere di manifestazioni, in particolare di tipo commerciale.
Siamo stanchi di vedere i partiti sottoscrivere ipocritamente accordi per poi essere subito pronti a violarli.
Siamo inoltre stanchi dell'inerzia delle forze preposte a far rispettare la disciplina di propaganda elettorale".