L'accordo raggiunto a Roma, nel "buco nero" della Commissione Cultura della Camera, con cui si accollano al contribuente italiano nuovi finanziamenti pubblici, scandalosamente elevati, alla partitocrazia in tutte le sue componenti, è un ulteriore segnale del pericolo neo-consociativista, più pericoloso di quello di ieri, che dopo i Congressi di Bologna del PCI e di Rimini del PSI sembra affermarsi, in direzione opposta - cioè - a quella della riforma della politica, delle istituzioni, dei partiti.
A parte alcuni di noi, è davvero strano che di questo sembra accorgersi un solo politico e giornalista italiano: Forattini. Mi auguro che, nel PCI, questa pericolosa tendenza venga individuata e battuta e che la "Sinistra sommersa", "l'universo dei club" non aggiunga al neo-consociativismo il contributo di un neo-frontismo, come sempre nello stesso tempo involontario, velleitario, e foriero di pentimenti.