A Palermo è' proibito essere normale.
A Palermo è proibito essere normale. Una condizione nella quale sorgono conflitti e contrapposizioni tutti funzionali agli interessi forti dei poteri mafiosi e antimafiosi.
E' contro questa antinomia la lezione sciasciana. Non esiste una città nella quale la divisione tra mafiosi e antimafiosi ha bloccato ogni possibilità di presenza civica nella gestione della cosa pubblica. Questi mestieri si sorreggono a vicenda a discapito della buona amministrazione della città. A Palermo il Comune può spendere sette miliardi per la convegnistica e non trova i soldi per pagare un pullman che porti i bambini dallo Zen in una scuola vicina. E a Palermo c'è un assessorato alla vivibilità. Un radicale, un antiproibizionista, di fronte a una tale immorale violenza si sarebbe dimesso. Il titolare dell'assessorato alla vivibilità è rimasto in carica. Mi pare che qui ci sia la discriminante che consente ai cittadini di capire e di votare bene.