Durante la notte dell'11-12 aprile a Mosca la milizia ha arrestato Oleg Gorscenin, iscritto radicale dal 1989, attivista del movimento pacifistico "Doverie" (fiducia) nell'appartamento del membro del Consiglio Federale del Partito Radicale Evgenia Debrjanskaja, quando lei non era in casa.
Il cittadino di Orsk della regione di Orenburg, Oleg Gorscenin, ha rifiutato di fare il servizio militare per motivi pacifisti. Il 4 maggio 1989 è stato condanato dal tribunale di Orsk ai lavori forzati per un anno e sei mesi secondo il paragrafo 80 del Codice penale ("evasione dall'obbligo militare"). E' stato liberato nella sala di giudizio, ed è stato obbligato ad arrivare sul posto per scontare la pena, ma non l'ha fatto e si è rifugiato, essendo in stato di illegalità.
Il secondo processo si è avuto nel giugno 1989, e ha confermato la condanna in contumacia alla privazione della libertà per un anno e sei mesi. Adesso Oleg Gorscenin è al commissariato di polizia numero 16 di Mosca. Secondo l'informazione di un ufficiale di giornata, dopo una comunicazione telefonica da Orsk si deciderà se farlo partire per Orsk o per una prigione di Mosca.
In ogni caso dovrà comunque scontrare la pena per un anno e sei mesi.