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Agora' Agora - 26 aprile 1990
APPELLO ELETTORALE DI RALPH SALERNO PER IL 6 MAGGIO: "SOPRATTUTTO A PALERMO VOTA ANTIPROIBIZIONISTA. E' BUONA POLITICA, E' BUOBA ECONOMIA, E' BUONA DEMOCRAZIA".

La lista degli Antiproibizionisti e Verdi per Palermo ha oggi diffuso il testo di un appello di Ralph Salerno rivolto ai palermitani. Nato a New York il 24 Agosto 1925 da famiglia di immigrati italiani, e' entrato 24 anni fa nella polizia federale. Poi 20 anni al Dipartimento di New York, impegnato nella squadra antinarcotici e nell'addestramento per la legge repressiva anti

droga in USA, Canada e Portorico, Investigatore capo del District Office, consulente dell'Hudson Insituto, collabora a "Crime and justice in America". Dopo una vita di "lotta alla droga" diventa fra i piu' tenaci fautori della scelta antiproibizionista. Attualmente fa parte della Drug Policy Foundation. E' il vicepresidente della LIA.

Questo e' il testo dell'appello:

Per le prossime elezioni, la posta in gioco e' alta.

Vorrei richiamare la vostra attenzione su un fatto: occorre perseguire la strategia antiproibizionista, l'unica che puo' impedire l'erosione dei diritti e delle liberta' civili, risultato unico o ultimo di quei governi che pensano di eliminare l'uso della droga con metodi penali o militari.

Oggi, negli Stati uniti, le prigioni sono sovraffollate; i tribunali sovraccarichi di lavoro; gli agenti di polizia continuano a morire in un una guerra gia' perduta al "flagello droga". La linea dura adottata dallo "Zar" William Bennett per migliorare la situazione nella capitale degli USA, Washington, e' fallita per sua stessa ammissione. Le politiche della "war on drugs" degli ultimi lustri hanno reso sempre piu' drammatico il problema.

Ho una sola speranza. Evitare di compiere gli stessi errori e sostenere il movimento che propone l'alternativa antiproibizionista e che ha gia' ottenuto il consenso di George Shultz, segretario di Stato del Presidente Reagan, di Milton crescente di grandi personalita' del mondo politico, economico, giudiziario e giornalistico.

William Bennet ha cercato di minimizzare il peso del movimento, affermando che esso coinvolge solo "elites intellettuali".

Ma la settimana scorsa un importante uomo d'affari, Donald Trump - che in pochi anni ha decuplicato il patrimonio lasciatogli in eredita' - ha pubblicamente sostenuto la tesi della legalizzazione della droga, affermando: "Legalizzate la droga per vincere questa droga, ne guadagneremo tutti".

Vota antiproibizionista. E' buona politica, e' buona economia, e' buon senso degli affari. E' buona democrazia

 
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