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Agora' Agora - 26 aprile 1990
UNIONE EUROPEA: INTERROGAZIONE URGENTE

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Per sapere, premesso che:

- in materia di costruzione politica dell'Europa, sia la mozione approvata dalla Camera dei Deputati il 15 novembre scorso, sia le risoluzioni della maggioranza e dei federalisti europei, approvate dalla Camera il 21 marzo u.s. hanno impegnato il Governo a proporre al Consiglio europeo di Dublino del 28 aprile la costituzione di un Comitato ad hoc, presieduto dal Presidente Delors e composto da rappresentanti personali dei capi di Stato e di Governo dei Dodici, al fine di preparare il negoziato per l'Unione politica e la riforma istituzionale della Comunita' europea;

- che a favore della costituzione di questo Comitato ad hoc si e' espresso lo stesso Ministro degli Affari esteri nel documento che espone le linee programmatiche della Presidenza italiana della Cee;

- la proposta di Mitterrand e Kohl prevede di affidare la preparazione della Conferenza intergovernativa sull'Unione politica e sulla riforma istituzionale ai ministeri degli Affari esteri dei 12 paesi della Cee;

chiedono di conoscere:

se, in occasione dell'imminente vertice di Dublino, il Governo italiano intende mantenere la posizione gia' espressa e gli indirizzi formulati dal Parlamento per la costituzione del Comitato ad hoc. Infatti, tale Comitato sarebbe certamente piu' rispondente alla esigenza di accelerare il processo di costruzione politica dell'Europa e di scongiurare il rischio di affidare ad organismi burocratico-diplomatici, inevitabilmente legati a logiche nazionali, l'espressione di quella volonta' politica sovranazionale che deve caratterizzare l'attuale fase di costruzione europea, nonche' il ruolo forse decisivo della presidenza di turno italiana della Cee;

se esistano contrarieta' alla proposta della costituzione del Comitato ad hoc da parte della burocrazia del ministero degli Affari esteri;

se, in merito al mandato costituente da affidare al Parlamento europeo, il Governo intende rispettare la volonta' espressa dagli elettori italiani nel referendum tenutosi il 18 giugno 1989, nonche' gli indirizzi piu' volte espressi dal Parlamento italiano, oppure se, nel processo di costruzione europea, intende accettare di fatto un ruolo marginale e secondario del Parlamento europeo, che inevitabilmente porterebbe a risultati assolutamente inadeguati, come gia' nel 1985, quando si giunse all'Atto unico europeo anziche' al Trattato di Unione europea sulla base del progetto Spinelli approvato dal Parlamento europeo.

Diego Novelli Peppino Calderisi

 
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