Il Presidente del Consiglio, Giulio Andreotti, ha comunicato in una lettera inviata oggi al Primo Segretario del Partito Radicale, Sergio Stanzani, "che non è stato possibile raccogliere le necessarie adesioni per un provvedimento d'urgenza relativo ad un contributo straordinario in favore di Radio Radicale, anche per il momento di grande impegno fuori Roma di molti dirigenti politici."
La lettera del Presidente del Consiglio rinvia, in pratica, l'intera questione all'iter parlamentare, dove l'esame della materia "può farsi anche con rapidità, alla ripresa dell'attività del parlamento".
Il mancato riconoscimento dei presupposti di urgenza da parte del Governo, per intervenire con un decreto in favore di Radio Radicale, è un fatto di estrema gravità. Non si è voluto tener conto di un fatto ormai noto a tutti, cittadini, parlamentari, segretari di partito: le attuali condizioni economiche di Radio Radicale non consentono più né gli interventi indispensabili alla tutela della rete degli impianti di trasmissioni, né il mantenimento in funzione dell'archivio delle registrazioni di Radio Radicale, con la conseguente rapida perdita del suo enorme valore.
In considerazione di questi elementi, nelle prossime ore verranno riattivate le procedure di liquidazione che, in attesa della risposta del Governo, erano state temporaneamente sospese.