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Agora' Agora - 18 maggio 1990
DICHIARAZIONE DEI COMITATI PROMOTORI DEI DUE REFERENDUM SULLA CACCIA
DIRITTO ALL'INFORMAZIONE NEGATO, CERTIFICATI ELETTORALI NON RECAPITATI: L'INIZIATIVA ASTENSIONISTA RICORRE A MEZZI ILLEGITTIMI

I COMITATI PROMOTORI DEI DUE REFERENDUM SULLA CACCIA SOLLEVANO CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE TRA POTERI DELLO STATO NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA SULLA RAI, DENUNCIANO SINDACI INADEMPIENTI E MINISTRO DELL'INTERNO, CHIEDONO UDIENZA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CHE LI RICEVERA' LUNEDI' MATTINA.

I Comitati promotori dei due referendum sulla caccia hanno formalmente deliberato di sollevare davanti alla Corte Costituzionale, ai sensi dell'articolo 134 della Costituzione e dell'articolo 37 della legge n. 87 del 1953, un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato nei confronti della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, per aver illegittimamente compresso e limitato le tribune televisive per i referendum e, conseguentemente, il fondamentale diritto dei cittadini di conoscere per deliberare.

Infatti il ciclo di tribune è iniziato solo il 15 maggio, a 19 giorni dal voto, anziché trenta giorni prima come previsto dalla legge. In secondo luogo è stato previsto un numero estremamente esiguo di dibattiti serali e sono stati arbitrariamente accorpati i due diversi quesiti referendari (su cui gli elettori potrebbero anche esprimere diverse posizioni). Sulla caccia, di conseguenza, ciascuna forza politica partecipa ad un solo dibattito di 45 minuti in tutta la campagna referendaria con soli 7 minuti a disposizione, oltre all'appello finale di tre minuti.

I Comitati promotori dei due referendum sulla caccia hanno anche deciso di presentare formale denuncia nei confronti dei sindaci che hanno ritardato o stanno ritardando la consegna dei certificati elettorali (per legge il termine scadeva il 6 maggio) e nei confronti del Ministro dell'Interno per la mancata vigilanza

su tale importantissimo incombente della procedura referendaria.

I Comitati promotori hanno altresì richiesto un incontro con il Presidente della Repubblica nella sua qualità di garante della Costituzione, in ordine ai gravi attacchi che vengono portati all'istituto stesso del referendum, in particolare quello di una iniziativa astensionista che ricorre a mezzi illegittimi quali l'assenza di informazione da parte del servizio pubblico o il mancato recapito dei certificati elettorali.

Il Presidente della Repubblica ha accolto la richiesta di incontro e riceverà una delegazione dei Comitati promotori insieme ad un gruppo di parlamentari lunedì 21 alle ore 11,45.

 
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