premesso che:
1)
- un profondo turbamento ha pervaso la coscienza civile d'Europa per il riemergere in tanti paesi di un antisemitismo tragico e infame;
2)
- particolarmente virulenta e diffusa si presenta la minaccia antisemita in Unione Sovietica, tanto da rappresentare la massima causa del vero e proprio esodo di ebrei sovietici in direzione di Israele;
- tale ingente afflusso di nuovi profughi costituisce uno dei fattori che contribuiscono a far salire la tensione nei territori arabi occupati da Israele e più ampiamente tra Israele e il mondo arabo;
- i drammatici eventi degli ultimi giorni nei territori occupati testimoniano della gravità delle condizioni determinatesi nella regione;
- è indispensabile che Israele trovi la forza per uscire dalla logica impotente e funesta dell'immobilismo repressivo per imboccare la strada dell'iniziativa politica nella direzione della trattativa per una pace certa e garantita, come è indispensabile che - anche per questa via - siano davvero messe alla prova le disponibilità di parte palestinese e araba a giungere a una tale pace;
- una delle maggiori difficoltà da superare è rappresentata dalla sfiducia di molta parte dell'opinione pubblica e della classe politica israeliana sulla volontà e capacità della comunità internazionale di offrire garanzie efficaci per assicurare la sopravvivenza di Israele, ove esso rinunciasse a fondare la propria sicurezza solo sulla superiorità delle proprie armi;
gli interroganti chiedono di conoscere:
1) quali siano le valutazioni del Governo intorno agli sviluppi sopra ricordati;
2) quali iniziative il Governo intenda assumere in merito, anche considerando la prossima assunzione della presidenza di turno della CEE;
3) quali iniziative, in particolare, il Governo intenda prendere affinchè la comunità internazionale si assuma intere le sue responsabilità, in primo luogo assicurando, rispetto ad un possibile processo di pace e ai suoi esiti, garanzie tali da aiutare Israele a superare una paura che affonda lontano nella storia e da autorizzare la speranza in una pace che, anche nei paesi arabi, aiuti una crescita dei diritti della persona e non una loro negazione in nome dell'indipendenza nazionale.
Strik Lievers, Corleone, Boato, Mariotti, Modugno