Presentata la seguente interpellanza parlamentare:
INTERPELLANZA
Al Ministro dei Beni Culturali
Al Ministro dei Lavori Pubblici
Al Ministro dell'Ambiente
Al Ministro dell'Interno
Per sapere - premesso che:
- il 21 maggio u.s. l'ANAS ha dato l'avvio, nella città di Teramo, ai lavori di realizzazione della tangenziale a scorrimento veloce insistente sull'alveo del fiume Tordino (così detto Lotto Zero);
- Teramo si configura come una città il cui centro storico è racchiuso dai fiumi Tordino e Vezzola che pur essendo in notevole stato di degrado rappresentano gli unici polmoni verdi, visto oltretutto la selvaggia cementificazione a cui sono state sottoposte anche le colline circostanti;
- il grave danno che subirebbe l'ambiente fluviale e l'intera città di Teramo da un punto di vista paesaggistico-storico-culturale, dalla realizzazione di questa opera, è stato più volte ribadito sia in sede giudiziaria che politica, anche con numerose interrogazioni parlamentari in attesa ancora oggi di risposta;
- le gravissime illegittimità con cui ne è stata decisa la realizzazione sono state segnalate in varie sedi (presso il TAR Abruzzo pendono numerosi ricorsi, anche di privati, sulla questione) di queste ne ricordiamo le più macroscopiche:
a) l'opera ricade in ambito protetto dalla legge 431/85, il piano paesistico della regione Abruzzo, adottato con Delibera 51/65 del 21.07.1987, classifica tale zona come A (di conservazione), dove (art. 26 della normativa ambiti Tordino-Vomano) espressamente non si consente la costruzione di nuove strade;
b) l'atto ministeriale su cui l'ANAS fonda l'autorizzazione paesaggistica di cui all'art. 7 della legge 1497/39 e dell'art. 1 della legge 431/85 emesso nel 1988, quindi ben dopo l'adozione dello strumento di pianificazione paesistica e delle misure di salvaguardia in esso contenute, non solo non affronta tale problema ma è carente di una pur minima motivazione e non chiarisce perchè si è disatteso in pochissime righe un preciso pronunciamento contrario della Soprintendenza dell'Aquila;
- è all'esame in Cassazione il ricorso del Procuratore della Repubblica di Teramo contro il provvedimento di dissequestro effettuato dal Pretore di Teramo e che di conseguenza, il probabile annullamento di tale sedicente nulla osta, farà scattare la responsabilità per il danno ambientale, nel frattempo arrecato, in base all'art. 18 della legge 349/86 istitutiva del Ministero dell'ambiente;
- tutte le principali associazioni ambientaliste come Italia Nostra, W.W.F., Lega Ambiente, Lega Antivivisezione e che pressochè tutte le forze politiche hanno preso posizione contro questo progetto e si sono di conseguenza mobilitate per impedirlo;
- cento Deputati del Parlamento Europeo, tra i più rappresentativi, hanno sottoscritto una mozione per l'immediata sospensione dei lavori e che la stessa è già stata consegnata a tutte le Autorità competenti;
1. Se il Ministro dei Beni Culturali ed Ambientali, nell'ambito delle competenze a Lui attribuite dalla legge 431/85 (circ. Mn. 8/85) intenda intervenire per sospendere i lavori e, previa idonea istruttoria, per revocare l'immotivato nulla osta del 1988, e -nel caso non l'abbia fatto in tempo utile per evitare danni irreparabili- perchè abbia così operato.
2. Se il Ministro dell'Ambiente, stante la sussistenza dei requisiti richiesti dall'art. 18 sopra citato, essendo flagranti le violazioni di legge ed i contrasti con gli atti amministrativi di pianificazione paesistica, intenda farsi promotore di un provvedimento cautelare ed inibitorio, e - nel caso non l'abbia fatto in tempo utile per evitare danni irreparabili- perchè abbia così operato.
3. Se il Ministro dei Lavori Pubblici intenda intervenire presso l'ANAS affinchè sospenda immediatamente i lavori, visto le palesi illegittimità dell'opera, anche al fine di evitare la responsabilità di indole patrimoniale per danno ambientale di cui all'art. 18 della legge 349/86 e - nel caso non l'abbia fatto in tempo utile per evitare danni irreparabili- perchè abbia così operato.
4. Chi ha ordinato alle forze dell'ordine di consentire la ripresa dei lavori fornendo oltrettutto un'ingente scorta, pur sapendo che sulla vicenda del nulla osta pende a tutt'oggi un ricorso in Cassazione.
5. Se non ritengano che l'accanimento con cui si vuol portare a termine quest'opera, che recherà dei danni irreversibili alla città di Teramo, sia il sintomo dell'intolleranza e dell'indifferenza per i destini della città con cui, da parte di alcuni politici locali, si vuol continuare a gestire la cosa pubblica.
Calderisi (Presidente Gruppo Parlamentare Federalista Europeo)
Rutelli (Deputato Verde Arcobaleno)
Del Pennino (Presidente Gruppo Parlamentare Repubblicano)
Battistuzzi (Presidente Gruppo Parlamentare Liberale)
Quercini (Vicepresidente Gruppo Parlamentare Comunista)
Cima (Presidente Gruppo Parlamentare Verde)
Buffoni (Vicepresidente Gruppo Parlamentare Socialista)
Bassanini (Presidente Gruppo Parl. Sinistra Indipendente) Caria (Presidente Gruppo Parlamentare Socialdemocratico)
Arnaboldi (Presidente Gruppo Parlamentare Demoproletario)
Servello (Presidente Gruppo Parlamentare Missino)
Cecchetto Coco (Vicepresidente Gruppo Parlamentare Verde)
Ceruti
D'Addario
Donati
Fini
Gramaglia
Lanzinger
Maceratini
Mellini
Russo Spena
Sospiri
Teodori
Testa Enrico
Zevi