"Che i pentiti potessero fare dei summit ci sorprende poco, dal momento che a loro è consentito tutto, accusare, diffamare, ritrattare, in una perfetta logica di mercato.
Siamo invece interdetti di fronte al fatto che il giudice Natoli debba interrogare il signor Mancuso che aveva partecipato al summit dei pentiti tenutosi nel carcere di Alessandria, per conoscere particolari di questa vicenda.
Ma dove siamo arrivati?
I pentiti fanno un summit, il giudice interroga il signor Mancuso per sapere cosa si è detto in quella sede. Abbiamo costruito per caso una nuova categoria negli uffici giudiziari, cioè quella dei pentiti che insieme agli auditori, ai pretori, ai pubblici ministeri rendono così bella la nostra famiglia giudiziaria?
Non è forse il caso di dire basta e di far tornare ognuno a svolgere il proprio ruolo, evitando la confusione tra funzioni istituzionali e funzioni private, poichè i pentiti sono degli imputati-detenuti, il giudice non può per caso raccogliere direttamente da loro le informazioni che gli occorrono?
Crediamo che ogni cittadino, di fronte alle notizie lette sui giornali riguardo al carcere di Alessandria, si sia posto queste domande".