La consigliere regionale Emma Bonino non ha partecipato al voto per l'elezione del Presidente del Consiglio regionale del Piemonte e dell'Ufficio di Presidenza. Non per un giudizio sulle candidature presentate, prima fra tutte quella della consigliere Carla Spagnuolo, ma sul metodo seguito per l'indicazione di queste candidature.
Già nella mattinata durante la riunione "informale" fra i rappresentanti dei gruppi Emma Bonino, dopo più di una ora di attesa dei rappresentanti della maggioranza, ha abbandonato la riunione per sottolineare non solo la "maleducazione" delle forze del pentapartito ma anche la scorrettezza di chi ha boicottato l'unico appuntamento istituzionale durante il quale potevano essere presentate e discusse le diverse candidature.
Il metodo per l'elezione del Presidente e dell'Ufficio di Presidenza seguito dai partiti della maggioranza mostra come la partitocrazia si ostini a considerare le istituzioni come "cosa nostra" e che a questa concezione persistono ad adeguarsi ancora i compagni del partito comunista. Anche contro questo gli elettori si erano espressi nelle scorse elezioni amministrative.