La Camera
- considerata l'evoluzione della situazione in Africa Australe e, in particolare, in Sud Africa;
- considerato lo sforzo di democratizzazione che viene fornito dal Governo sud-africano, le sue iniziative tolleranti e unilaterali che lo contrappongono drammaticamente al retaggio storico del regime dell'apartheid ed alle forze che ad esso ancora si richiamano;
-considerato che anche l'ANC, principale forza di opposizione, nei suoi elementi rappresentativi, si dichiara disponibile ad una composizione dell'antico conflitto pur dovendo fronteggiare alcune posizioni, espressive di un estremismo che finirebbe per dare spazio alle forze conservatrici e reazionare dei diversi gruppi;
- considerato che il Sud Africa, per il suo attuale processo di riforma, deve esser aiutato a dimostrare i valori di uno Stato di diritto, di una prospettiva democratica, del metodo non violento di governare i conflitti storici, e l'importanza storica di superare e cancellare giuridicamente, culturalmente, socialmente l'apartheid;
- considerato che nei giorni scorsi il Governo De Klerk ha annunciato la fine dello Stato di emergenza in Sud Africa;
impegna il Governo
- ad adoperarsi affinchè sia avviato da parte della CEE e degli Stati membri un processo di riduzione e di cancellazione delle sanzioni, di aiuto allo sviluppo della economia, della democratizzazione, della stabilità della repubblica e della società sud-africana;
- e a rivolgere un urgente e forte appello a tutte le parti perchè rifiutino l'uso della violenza nella lotta politica, dalla quale possono derivare solamente altre tragedie alle popolazioni sud-africane, africane, e del mondo. In questo spirito, forte e concreto è il riconoscimento all'opera di Mandela, il cui carisma e la cui carica morale, a fianco dell'iniziativa di De Klerk, sono l'elemento determinante di una svolta definitiva.
PICCOLI (DC)
SARTI "
DUCE "
NEGRI (PSDI)
CALDERISI (PR)
GUNNELLA (PRI)
PELLICANO' "