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Agora' Agora - 26 giugno 1990
CSM: I PRESIDENTI DEI GRUPPI FEDERALISTA EUROPEO DELLA CAMERA E FEDERALISTA EUROPEO ECOLOGISTA DEL SENATO HANNO INVIATO LA SEGUENTE LETTERA AI PRESIDENTI DEI GRUPPI PARLAMENTARI DI CAMERA E SENATO CON UNA RICHIESTA DI INCONTRO PRIMA DELLA PROSSIMA VOTAZIONE SUL CSM.

Ai Presidenti dei Gruppi

Parlamentari della Camera e

del Senato

Cari Presidenti,

il risultato delle elezioni dei membri "laici" del CSM, al di là del numero dei suffragi raccolti per i candidanti designati dalle segreterie di taluni partiti, ha dimostrato l'esistenza di grosse riserve tra i parlamentari sul metodo adottato e sulle indicazioni date, riserve che lasciano prevedere difficoltà ulteriori per il raggiungimento del quorum prescritto per l'elezione dei restanti componenti del nuovo CSM.

Alcuni dei partiti che hanno gestito la designazione di candidature con il sistema della spartizione dei posti (il criterio del 4.3.2.1) hanno già dovuto ricorrere a clamorose smentite delle dichiarazioni e delle promesse effettuate in occasione delle precedenti elezioni, così come hanno fornito solo all'ultimo momento i nomi dei designati, dopo che altre candidature erano state date per certe. In questo modo hanno contribuito allo sconcerto ed alla confusione, non solo tra i Parlamentari chiamati a votare secondo indicazioni dell'ultima ora, ma anche nel Paese, che ha recepito tutto ciò come un ulteriore aggravamento di scelte effettuate secondo logiche lottizzatorie e di parte, non adeguate al ruolo istituzionale del CSM ed alle contingenze che esso è destinato ad affrontare.

Di fronte alla constatazione, che ha mosso anche la recente, timida riforma del sistema elettorale dei membri "togati" del CSM, della eccessiva esasperazione del sistema delle correnti tra i Magistrati e nella vita del Consiglio Superiore, occorreva che il Parlamento desse esempio di scelte di alto profilo, con criteri lontani da spartizioni e ripieghi, con trasparenza ed apertura ad indicazioni esterne. Il malessere che ha serpeggiato tra i parlamentari è certamente espressione anche della mancanza di una risposta a tali esigenze. Purtroppo commenti sferzanti non sono mancati anche all'esterno, commenti che non mancheranno di aver riflessi e riscontri nella vita del Consiglio, fin dalle prime battute. Basta pensare alle dichiarazioni del Presidente della ANM, Bertone.

Non sarebbe troppo tardi per rimediare all'indebolimento che quanto è avvenuto può arrecare al ruolo stesso dei componenti "laici" del CSM e alla credibilità di questo. Una diversa e più serena e meditata indicazione di candidature potrebbe giovare non solo alle scelte da fare, alla loro tempestività, ma anche al prestigio ed al ruolo dei già eletti.

I radicali, che pure avevano avuto assicurazioni e promesse disinvoltamente dimenticate, non si propongono altro che una soluzione di questo delicato problema che assolva il Parlamento da accuse di "occupazione" partitica del CSM e da ogni ritorsione circa l'esasperazione dei criteri di parte e di corrente nella elezione di suoi componenti.

Invitiamo pertanto i gruppi parlamentari e coloro che hanno avuto parte in questa tormentata prima fase del procedimento elettorale ad un confronto franco e sereno, senza preclusioni e senza ipoteche di sorta. Rimaniamo in attesa di un vostro riscontro che significandoci una vostra analoga disponibilità consenta la convocazione di una riunione per individuare una soluzione soddisfacente.

Cordiali saluti

Peppino Calderisi Franco Corleone

 
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