Roma, 29 giugno 1990 - Il numero due del PCI, Massimo D'alema, se ne esce stamani, sul Corriere della Sera, con una battuta del genere: "Oggi se uno in Italia si alza e dice: 'Craxi mi fa schifo', solo per questo, anche se è come Marco Taradash, diventa deputato europeo".
D'Alema dovrebbe vergognarsi.
Primo, perché mi attribuisce una frase che non penso e che non ho mai pronunciato.
Secondo, perché offende in modo volgare gli elettori antiproibizionisti, molti dei quali comunisti.
Si legga, D'Alema, il rapporto Svimez sul mezzogiorno, dove è descritta una società violentata dalla corruzione della criminalità politica e mafiosa legata al traffico di droga prodotta da proibizionisti alla D'Alema.
Si legga la notizia sul suicidio, ieri, di un tossicodipendente sconvolto dopo un furto commesso per procurarsi il denaro per la droga ai prezzi che la politica dei proibizionisti alla D'Alema impone.
E si vergogni un'altra volta.