In merito alla richiesta del sindaco di Torino di spostare a Napoli l'eventuale semifinale dei Mondiali di Calcio che vedesse impegnata l'Inghilterra, Emma Bonino, Angelo Pezzana ed Enzo Cucco hanno dichiarato:
"Esistono ragioni di preoccupazione per i fenomeni di violenza, teppismo e criminalità connesse al "mondo del pallone". Ed esistono a maggior ragione quando certe tifoserie danno o hanno dato prova di vandalismo. E non siamo neppure dimentichi della tragedia di Bruxelles.
Riteniamo però che una legge, o qualunque regola, anche quella che disciplina l'organizzazione di un evento sportivo abbia un senso ed una ragione solo se non si piega agli interessi o alle preferenze degli amministratori delle singole città, che devono sostenere l'impegno organizzativo.
In caso contrario ogni città avrebbe dovuto vincolare il proprio impegno al gradimento di una nazionale (o magari di una nazione) e della sua tifoseria, e questo avrebbe offerto spazi a discriminazioni inaccettabili.
Quando poi il sindaco adombra il timore di "controreazioni" da parte dei tifosi italiani e ritiene che lo spostamento di sede possa rappresentare una soluzione, due possono essere le ragioni ed entrambe inaccettabili.
Una è che il sindaco voglia "esportare" un problema, come si fa con i rifiuti tossici.
La seconda è che in qualche modo indulga (e giustifichi) a quella logica bellica - che spesso davvero inquina gli eventi sportivi - per la quale una qualunque violenza subita meriti una vendetta od una "riparazione", magari cercata sul piano di una strisciante quanto evidente discriminazione
Non sarebbe logico che il sindaco trattasse davvero questo evento per quello che è, ed evitasse di drammatizzarlo ulteriormente?
Oppure la ragione di tanto timore è che il sindaco conosce quanto in materia di violenza neppure i tifosi italiani siano senza peccato?"