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Agora' Agora - 5 luglio 1990
REFERENDUM ELETTORALI E AFFERMAZIONI ANDREOTTI: "LA VERIFICA TRA PROPORZIONALISMO E SISTEMA MAGGIORITARIO E UNINOMINALE CHE PROPONE PREGIUDIZIALMENTE ANDREOTTI VA FATTA: MA SI CHIAMA REFERENDUM". DICHIARAZIONE DI PEPPINO CALDERISI

"Solo su un punto, e a una condizione, si può essere d'accordo con le dichiarazioni di Andreotti. Si tratta del primo punto dove egli pone la questione di "verificare se, come credo, il passaggio dal proporzionalismo ad un sistema uninominale è caldeggiato solo da una piccola parte".

Su questa verifica siamo perfettamente d'accordo e riteniamo molto importante che Andreotti la ponga come questione pregiudiziale.

Ma questa verifica non può essere fatta tra pochissimi addetti ai lavori. Deve essere fatta proprio con il referendum perchè, come diceva Ruini all'Assemblea Costituente a proposito di referendum in materia elettorale "se c'è qualcosa in cui il popolo può manifestare la sua volontà, è proprio il sistema elettorale. La sovranità si esprime qui con tutta la sua ragion d'essere."

Anche queste dichiarazioni di Andreotti confermano dunque la necessità del ricorso al referendum.

Ci spiace solo che in merito alla verifica tra proporzionale e sistema maggioritario e uninominale, Andreotti non ricordi che De Gasperi si era espresso più volte per quest'ultimo sistema e che l'Assemblea Costituente votò l'ordine del giorno Nitti per l'elezione del Senato con l'uninominale (quello vero e non la truffa che fu poi approvata dalle Camere).

Per il resto le modifiche proposte da Andreotti non risolverebbe alcun problema. Avrebbe allora ragione Forlani a sostenere che è meglio non cambiare nulla piuttosto che rimestolare il pentolone della proporzionale senza alcun costrutto.

Quanto infine al presunto errore (divenuto ora per Andreotti addirittura uno "scippo") avvenuto alla Costituente sulla questione del referendum in materia elettorale, abbiamo già abbondantemente chiarito che non si trattò nè di una dimenticanza nè tantomeno di uno scippo, ma di una precisa scelta del Costituente e che il testo della Costituzione è quello promulgato il 27 dicembre 1947 da Enrico De Nicola e controfirmato da Umberto Terracini e Alcide De Gasperi."

 
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