"Vogliamo ricordare a Bettino Craxi che l'obiettivo del referendum, nella testualità del quesito del Senato (sistema maggioritario ed uninominale), corrisponde esattamente (anzi con qualche attenuazione proporzionalistica) all'obiettivo della lega per la Riforma del Sistema elettorale alla quale quattro anni fa aderirono oltre 50 parlamentari socialisti ed un ampio numero di presidenti di regione, assessori, e consiglieri socialisti.Adesioni autografe e molto spesso articolate e motivate.

Non sappiamo se per Craxi siano insopportabili anche questi 50 parlamentari socialisti.

Da parte nostra ribadiamo ancora una volta che l'iniziativa referendaria non è affatto antisocialista, come non lo era quattro anni fa.

La preoccupazione può consistere solo in un uso strumentale del referendum per raggiungere obiettivi diversi ed opposti dal quesito referendario secondo vecchi schemi bipolari DC-PCI.

Ma c'è un solo modo di far fronte a tale preoccupazione: firmare i referendum e difenderne il contenuto che, tra l'altro, non è affatto incompatibile con altre riforme istituzionali".