Non abbiamo né minacce né vendette da compiere, e questa è già una buona ragione per respingere l'etichetta di "trasversali" frettolosamente appiccicata a organismi transpartitici come il comitato per i referendum elettorali e la Lega per la difesa del Parlamento.
Ma, soprattutto, le figure di Mario Segni e di Oscar Luigi Scalfaro chiariscono definitivamente che non c'è alcuna parentela con nessuno dei reali o presunti partiti trasversali, siano essi denominati CAF o DOSD.
Va insomma precisato che tanto il comitato per il referendum elettorale quanto la Lega per la difesa del Parlamento non ricalcano in niente e per niente gli schieramenti che ad esempio si scontrano sulla legge Mammì.
Prova ne sia che l'iniziativa referendaria ha attraversato non solo i partiti ma anche le correnti, con una sinistra DC che su questo tema vede Bodrato e Granelli schierati fra i critici, in sintonia con Craxi e Natta.