"Non sarà certo un nuovo partito, nè uno strumento di potere o di vecchio modo di fare politica. Sarà piuttosto una coalizione, un cartello, un luogo aperto a chi - politico e non - vuole essere protagonista della riforma di questi partiti, efficace in quanto capace di avanzare nel paese e in Parlamento le precise proposte che devono segnare il passaggio dalla partitocrazia alla democrazia, la svolta ora necessaria difronte alle macerie di un sistema politico fondato per metà sull'ideologia e per metà sugli affari.
Sarà appunto, e non vuole essere nè più nè meno, che un FORUM DEMOCRATICO".
Dopo aver consultato gli altri promotori dei referendum elettorali di formazione laica - sia personalità del mondo della cultura e dell'imprenditoria non impegnate direttamente in politica e slegate da qualsiasi appartenenza partitica; sia militanti liberali, verdi, radicali, socialdemocratici, repubblicani che hanno aderito al progetto referendario - i parlamentari Alfredo Biondi (liberale, vicepresidente della Camera) e Giovanni Negri (radicale, segretario del gruppo PSDI a Montecitorio) hanno oggi annunciato in una dichiarazione congiunta la volontà di dare vita a FORUM DEMOCRATICO.
I promotori e i fondatori di FORUM si sono dati appuntamento sin da giovedì 23 agosto a Roma, per un primo esame delle scadenze e delle modalità organizzative del movimento.
Nella dichiarazione congiunta i due parlamentari affermano:
"La prossima stagione politica deve essere caratterizzata dal confronto sulla riforma dei partiti, sul rapporto fra cittadino e istituzioni, sulle regole del gioco e la certezza del Diritto, sull'affermazione del principio della responsabilità anche in politica. Non mancheranno i vecchi e nuovi paladini dell'antico ordine e degli antichi privilegi, i conservatori che mirano a bloccare la riforma di cui necessita la società italiana, ma i referendum elettorali sono già il segno del definitivo superamento del sistema partitico che è stato il frutto della seconda guerra mondiale.
I grandi eventi internazionali di questi ultimi due anni e l'ormai enorme disaffezione di massa dalle degenerazioni della partitocrazia, rappresentano la crisi e la vera caduta dei recinti e dei muri di tutti i partiti tradizionali.
Ora occorre andare anche oltre il referendum: è necessario il più vasto e autorevole contributo di idee, di forze, se necessario di nuove aggregazioni al grande disegno di riforma dei partiti.
Per noi che abbiamo in questi anni promosso le battaglie parlamentari e referendarie per i diritti civili, per la Giustizia, per l'ambiente e la qualità della vita, per una società italiana più moderna ed europea, l'impegno in questa direzione rappresenta il naturale sbocco e il coronamento di tutti i precedenti.
E se la vicenda dei referendum elettorali ha visto scomporsi gli schieramenti tradizionali fra e dentro i vecchi partiti, e persino fra e dentro le vecchie correnti adesso è utile ricomporre idee ed energie attorno a finalità e proposte capaci di ridare senso, valori, regole alla politica.
Perciò intendiamo riunirci in FORUM DEMOCRATICO, darci una sede nella quale tanto le molte personalità interessate ma non appartenenti al mondo della politica, quanto militanti di partito, obbedienti in primo luogo alla propria coscienza, possano unirsi ed operare".
Alfredo Biondi e Giovanni Negri concludono infine la dichiarazione congiunta manifestando una preoccupazione che "deriva dalla nostra esperienza ed ha accellerato la decisione di assumere questa iniziativa. Già i referendum sulla Giustizia, così come altri referendum, dopo la loro promozione e persino dopo la loro celebrazione diventarono merce di baratto e furono sviliti nel grande mercato della politica di palazzo. Già si vedono molti sintomi, attorno ai referendum elettorali, dei vecchi conflitti fra vecchi partiti trasversali. Ma qui non sono in gioco la vittoria di Andreotti, Craxi e Forlani contro il PCI e la sinistra DC o viceversa la rivincita del primo round giocatosi sulla legge Mammì.
E' in gioco qualcosa di assai più alto, un confronto assai più importante.
FORUM DEMOCRATICO vuole anche servire a ricordarlo a quanti vorrebbero, in qualsiasi direzione, usare e piegare un'esigenza di riforma diffusa e il suo spirito originario a qualche calcolo di partito o di corrente.
Per eventuali informazioni: segreteria on. Biondi tel.06/6789795-6798836; on. Negri tel.0175/36473.