Il deputato Giovanni Negri ha oggi diffuso un appello per FORUM DEMOCRATICO motivando le ragioni dell'iniziativa, assunta nei giorni scorsi, di dar vita al nuovo movimento.
Sono stati necessari i prodigiosi eventi internazionali seguiti alla caduta del muro di Berlino, il tramonto del bipolarismo ideologico in Europa e di riflesso anche in Italia, la profonda ridiscussione della propria identità e forma da parte di alcuni partiti, la disaffezione di milioni di italiani dalle urne e la rivolta lombarda, i referendum elettorali e la trasversalità applicata in ogni occasione per rendere finalmente tutti edotti e consapevoli che anche nella politica italiana una fase è definitivamente chiusa, che il sistema partitico nato nel dopoguerra è superato, invecchiato, anzi in stato di avanzata decomposizione.
Di fronte a questa evidenza non si moltiplicano però le dure ma necessarie ricerche sulla malattia e le conseguenti medicine. Si cercano invece, affannosamente, tutti i possibili intrugli per un impossibile maquillage.
Accade così che alcuni direttori di giornali (di partito) ed alcuni politologi (di partito) gridino al "giolittismo" e alla minaccia di "governi oligarchici" per liquidare l'uninominale anglosassone, che se pure non è la bacchetta magica, forse merita qualche argomento contrario un pò più serio e solido.
Accade che alcuni potenti, addestrati a lunghe pratiche di potere e sottopotere, indossino i panni di "Reformador General" della politica mentre altri aprono il fuoco non appena odono le parole "referendum" o "difesa del parlamento".
Ma soprattutto accade, o meglio vi sono mille sintomi, che il confronto sulla riforma dei partiti e della politica si riduca in realtà ad un regolamento di conti fra vecchi partiti trasversali, che i referendum elettorali siano usati come arma impropria per dare più forza contrattuale ad un partito, a una corrente, oppure per rompere la legislatura, sbaraccare il Parlamento e lasciare le cose come stanno. L'autunno caldo del quale non saranno protagoniste le masse un pò demodé bensì il Palazzo, rischia insomma di avere ben poco a che fare con la riforma di regole, politica e partiti, nonchè di vedere come unici protagonisti alcuni stati maggiori senza che i cittadini e gli stessi parlamentari abbiano voce in capitolo.
Eppure l'occasione offerta dai prossimi mesi è davvero straordinaria ed unica, e certo la partitocrazia non si auto-riforma.
Perciò abbiamo pensato a FORUM DEMOCRATICO, perciò è urgente concepirlo. Dopo tanto scomporre, dopo tanto trasversalismo, dopo i tanti e troppi segni di malattia del sistema politico è gran tempo di nuovi e diversi progetti, di nuove e diversi unità.
Vi sono oggi in Italia centinaia di persone che vivono la propria esperienza dentro un partito come una necessità di impegno, ma anche come un limite e un'impotenza. Costoro sanno che se prima di ogni colloquio partitico non si posano in evidenza sul tavolo pacchetti di tessere, clientele, USL e quant'altro, si rischia di non avere diritto a profferire parola.
Vi sono oggi in Italia centinaia di persone che sono nauseate di avere a nausea la politica. Liete di aver percorso per anni i sentieri del privato o della cosiddetta "società civile", sono oggi consapevoli di quanto tale scelta, se vissuta come episodio a sè stante e appunto staccata dall'impegno civile e politico, sia inefficace ed anche noiosa.
Vi sono uomini di cultura (vera), imprenditori (veri), giornalisti (veri), insomma tanti "non-partitici" che hanno una gran voglia di partecipare alla riforma dei partiti e della politica, che avvertono l'urgenza di una nuova Agorà.
Vi sono alcune centinaia di parlamentari che il progetto di referendum e di lega per la difesa del Parlamento li hanno sottoscritti con serietà e senza strumentalità, perchè non ne possono più di un certo modo di (non) essere parlamentari e ben comprendono quanto sia indispensabile stabilire un diverso rapporto con il cittadino e dare un diverso valore alle istituzioni. E' giusto che essi rifiutino di essere rigettati nella routine non della politica ma della partitica.
Sta appunto a queste persone impedire che il gran confronto sul passaggio dalla partitocrazia alla democrazia, dall'Italia-Stato dei partiti all'Italia-Stato d'Europa si riduca al regolamento di conti fra C.A.F. e nemici del C.A.F., giocato sulla pelle dei referendum e dell'esigenza di riforma. Perciò occorre far sentire la propria voce, operare con urgenza per avanzare nel paese e in Parlamento poche ma ferme, puntuali proposte.
Ecco la ragione di FORUM DEMOCRATICO. Cosa possa essere, lo dice la parola stessa. Il forum è un luogo, un congresso, una convenzione per verificare e mettere a punto opzioni e iniziative comuni, al di là dell'appartenenza partitica.
Certo FORUM non sarà un partito, già ve ne sono troppi. Una lobby forse, fra le tante esistenti manca quella della democrazia. FORUM non sarà ideologicamente laico. Proprio perchè il pensiero laico è per noi il più omogeneo alla riforma della politica, l'adesione sarà fondata sulle proposte comuni, a prescindere dalla provenienza di cultura e di fede. FORUM non sarà a destra o a sinistra, non perchè siano categorie inesistenti ma perchè oggi sono irriconoscibili. Forse dovrà raccogliere gliestremisti di centro, nel senso che il confine da tracciare è ormai fuori dalla geo-politica tradizionale ed è fra democrazia ed altro che democrazia. Un "altro" che, a cominciare dai partiti, non vogliamo demonizzare o annullare, ma semplicemente rendere consapevoli che essi e il loro sistema sono appunto cosa "altra", diversa dalla democrazia.
Rapporto cittadino-stato e bilancio dei diritti civili oggi in Italia; regole del gioco partitico ed elettorale; poteri delle istituzioni europee e locali; riconquista della certezza del Diritto sono i punti attorno ai quali è urgente riflettere e progettare.
A quanti in assoluta libertà, buona volontà e onestà sono interessati o non ritengono del tutto infondati questi primi pensieri ed intenti, chiediamo di farsi vivi, di farci avere opinioni e consigli. La speranza è quella di giungere, entro poco,a convocarci in FORUM DEMOCRATICO.