Roberto Boccaleoni, malato terminale di Aids, detenuto nell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Reggio Emilia, č stato scarcerato. Il suo compagno di pena, Pasquale Garcea, sieropositivo, malato di cirrosi epatica, ha fondate speranze di veder risolta la sua situazione in breve tempo.

Il loro caso era stato portato alla luce nei giorni scorsi grazie all'intervento di Carduccio Parizzi, radicale, consigliere emiliano dei verdi arcobaleno, che in un giro per le carceri della sua regione ha scoperto lo scandalo del manicomio giudiziario di Reggio Emilia.

Il magistrato di Sorveglianza ha concesso a Roberto una licenza a tempo indeterminato ed ha avviato il procedimento per la sospensione della pena per gravi motivi di salute. Ora Roberto č ricoverato nel reparto infettivi dell'ospedale di Reggio Emilia ed č assistito a cura della Regione.

Le iniziative intraprese in questi giorni per la liberazione di Roberto, tra le quali ricordiamo uno sciopero della fame a rotazione e l'invio di telegrammi al magistrato di Sorveglianza, sono state sospese.

Rimane aperta, in generale, la questione "manicomi giudiziari", dove sono detenute persone che un ex magistrato, in un libro di denuncia, ha chiamato "gli avanzi della Giustizia".

Su questo, Alessandro Tessari, del Gruppo federalista europeo alla Camera dei deputati, ha presentato una interrogazione al Ministro di Grazia e Giustizia.

In una lettera inviataci in questi giorni, alcuni detenuti di Reggio Emilia hanno ringraziato i radicali per aver portato alla attenzione pubblica la situazione nei "manicomi giudiziari" e hanno preannunciato l'iscrizione al Partito Radicale.

Sergio D'Elia