Dichiarazione di Peppino Calderisi.

"I referendum elettorali non sono affatto antisocialisti. La smettano Craxi e il PSI con questa litania la cui assurdità è dimostrata dall'adesione, nel 1986, di due terzi dei parlamentari socialisti ad una medesima proposta di riforma elettorale per l'introduzione dell'uninominale.

Certamente hanno un intento antisocialista le proposte tipo Ruffilli (mantenimento della proporzionale e premi di coalizione con conseguente satellizzazione di tutti gli altri partiti attorno a DC e PCI). Ma queste proposte non hanno nulla a che vedere con il quesito referendario. Sarebbe ora che il PSI facesse questa differenza.

E sarebbe ora che anche il PCI dicesse quale riforma elettorale vuole: l'uninominale come previsto dal referendum oppure quella tipo Ruffilli. Mi auguro che esso si renda conto che se sceglie la seconda ipotesi (ma anche se non sceglie nulla e rimane a guardare) apre solo la strada ad una controriforma: quella degli sbarramenti e dei premi non per due ma per tre coalizioni con la satellizzazione di tutti gli altri partiti attorno a DC, PCI e PSI, con il bel risultato di far permanere la proporzionale, di non riformare i partiti, di accrescere anzi il potere partitocratico dei tre maggiori e di aumentare il potere di interdizione e di rendita del PSI."