Oggi Emilio Vesce e Alessandro Tessari, dopo un lungo giro estivo nei penitenziari italiani, hanno recapitato le lettere dei detenuti di Porto Azzurro e della Gorgona a tutti i parlamentari italiani.
I detenuti di Porto Azzurro hanno inviato la lettera allegata al Presidente della Repubblica nella quale sollecitano l'intervento del Presidente perchè l'indulto non sia un atto di benevolenza ma un atto di giustizia.
Emilio Vesce ha dichiarato :
"La giusta insoddisfazione dei detenuti a fronte del provvedimento d'indulto licenziato in luglio dal Comitato Ristretto della Commissione Giustizia della Camera, è stata portata a conoscenza di tutti i parlamentari e del Presidente della Repubblica.
Il carcere sta vivendo un momento importantissimo in attesa di un intervento parlamentare e governativo perchè venga ripristinata l'uguaglianza dei cittadini nei confronti della legge.
Poichè dopo il varo del nuovo Codice di Procedura Penale si è prodotta una differenza di trattamento tra coloro che sono stati giudicati con il vecchio codice e coloro che vengono giudicati con il nuovo, l'ingiustizia istituzionalizzata è misurata dai detenuti quotidianamente.
La Camera dovrà discutere in aula quanto prima quel provvedimento e la speranza nostra come quella di tanti detenuti, ma anche di tanta gente interessata ad un efficace funzionamento della giustizia, è quella di modificare ciò che è stato deciso in Commissione Giustizia secondo una logica dettata dal buon senso prima ancora che da teorie giuridiche e che fa sentire ad ogni cittadino come vera e concreta la frase che troviamo scritta su ogni Tribunale : "La legge è uguale per tutti".