La classe politica governativa, inetta e imbelle, sta consegnando tutta l'Italia alla mafia e alla criminalità. Tutti sanno che è la droga che porta -come diceva Sciascia- "la palma a Nord". Tutti sanno che soltanto gli enormi profitti del traffico di droga consentono a qualsiasi bulletto e impunito di periferia di diventare criminale da terzo, quarto o centesimo livello. Tutti sanno che applicare in Italia leggi di repressione del traffico di droga simili a quelle che vigono negli Usa e in America centrale trasformerà l'Italia in qualcosa di simile a uno stato con tre capitali: Miami, Medellin e Cali, ovvero Milano, Napoli e Palermo. Tutti lo sanno. Ma tutti i dirigenti di vertice, nel Governo, nella maggioranza, e perfino nel Pci, preferiscono lusingare l'opinione pubblica con provvedimenti iperseveri, iperproibizionisti, iperrigoristi quanto iperinefficaci. Leggi e grida che tutti sanno aver fatto fallimento, e rovinoso fallimento, ovunque vengono sperimentati.

E' l'ora, per una classe politica responsabile, di proclamare l'unica guerra possibile, di dimostrare l'unica fermezza efficace. Embargo dunque contro tutte le mafie su tutti i proventi della droga. Embargo che significa regolamentazione legale degli stupefacenti e annientamento di tutto il mercato nero che ha prodotto questo spaventoso cancro civile.