Roma, 3 ottobre - Sull'indulto approvato oggi alla Camera, Sandro Tessari, deputato radicale e Sergio D'Elia, detenuto, consigliere federale del Partito Radicale, hanno dichiarato: "Le esclusioni oggettive dall'indulto dei condannati di ieri per fatti oggi considerati emergenti o emergenziali, hanno ridotto il provvedimento appena approvato alla Camera al solito atto di clemenza invece dell'atto di riparazione delle disparità create dall'entrata in vigore del nuovo codice, che era stato concepito dai proponenti ed auspicato dai detenuti. Ciononostante, i deputati radicali hanno votato a favore del provvedimento perchè sono state accolte le loro proposte sulla estensione dell'indulto ai recidivi ed ai delinquenti abituali e sulla elevazione a due anni dei termini di pena eventualmente subita nei cinque anni per cui può essere revocato. Tali proposte erano tra i punti irrinunciabili delle richieste dei detenuti avanzate nel corso di quest'anno con manifestazioni nonviolente nelle carceri e affidate ai radicali
anche con la scelta, ad oggi di oltre duecento detenuti, di iscriversi al Partito Radicale"