IN VISTA DELLA PROSSIMA COMPLETA LEGALIZZAZIONE DEI PARTITI POLITICI IN URSS. MARINO BUSDACHIN DEL C.F. DEL PR E' STATO RICEVUTO DAL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PER I RAPPORTI CON LE ORGANIZZAZIONI SOCIOPOLITICHE DEL COMITATO CENTRALE DEL PCUSVIACESLAV K. PCENITCNIKOV.
Mosca, 12 ottobre - E' la prima volta che radicali e comunisti sovietici si incontrano attorno a un tavolo. Marino Busdachin, accompagnato da Irina Podlessova, vice-tesoriere per l'URSS del PR, e' stato ricevuto presso la sede del Comitato Centrale del PCUS dal deputato del Soviet e dirigente del PCUS Viaceslav Pcenitcnikov per presentare l'attivita' e le iniziative politiche radicali in URSS.
Busdachin ha illustrato gli obiettivi radicali per la costruzione degli Stati Uniti d'Europa, il carattere transnazionale e transpartitico del Partito radicale e dei problemi politici e organizzativi che gli oltre 400 iscritti
al partito incontrano in Unione sovietica. Si e' discusso
sull'iniziativa radicale della raccolta delle firme sulle petizioni contro la pena di morte, per l'abolizione dei visti e a favore dell'obiezione di coscienza e in particolare sulla proposta di legge per il servizio civile che vede il deputato Alexander Kalinin e i radicali fra i promotori della battaglia.
L'esponente comunista ha esposto i difficili problemi che la perestroika incontra nella sua realizzazione e il difficile momento politico legato alle questioni delle nazionalita' e alla
situazione economica in URSS. Si e' soffermato a chiarire la diversita' del ruolo del PCUS in rapporto al passato, dopo la rinuncia al ruolo guida dei comunisti e l'affacciarsi di una nuova realta' multipartitica. Ha annunciato che la legge che regola
l'attivita' dei partiti in URSS dovra' essere approvata in gennaio
e che in questo senso vede come positiva la presenza del Partito radicale sopratutto per il suo carattere nonviolento, democratico, federalista e antinazionalista.
Radicali e comunisti hanno convenuto d'incontrarsi nuovamente in novembre per preparare un incontro ai massimi vertici fra il
Partito radicale e il PCUS.