Praga, 17 ottobre 1990. Si torna a parlare di pena di morte, e vediamo con soddisfazione che la opinione delle forze politiche e' abbastanza unanimemente contraria la sua reintroduzione.
Noi radicali -che come si ricordera' siamo stati tra i principali protagonisti della campagna che nella scorsa primavera ha portato l'Assemblea federale cecoslovacca ad abolire la pena capitale- ricordiamo che e' ormai provato che la pena di morte non ha alcuna efficacia deterrente, ed eleva il tasso di violenza nella societa'.
Ma soprattutto la pena di morte e' tipica dei regimi totalitari, di quei regimi in cui lo stato governa su sudditi, e non su cittadini.
Per questo ci fa un po' ridere la posizione di coloro che dicono "siamo contrari alla pena di morte, a meno che non si verifichino reati di particolare gravita'". Che significa? C'e' forse qualcuno favorevole alla pena di morte per un ladro di polli?
Sarebbe come dire "sono contrario a picchiare i miei figli, a meno che non sia necessario": il problema di picchiare o meno i figli sorge soltanto quando alcuni lo ritengono "necessario", altrimenti non esiste.