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Agora' Agora - 27 novembre 1990
Progetto di dichiarazione dei membri della Conferenza dei Parlamenti della Comunità europea sull'avvenire dell'Europa

SOMMARIO: In questo progetto di dichiarazione, i membri dei parlamenti della Comunità Europea affermano la necessità di trasformare la Comunità in un'Unione europea su base federale, con l'adozione di una Costituzione europea che sia espressione della sovranità popolare.

Noi, sottoscritti membri dei parlamenti dei Dodici paesi della Comunità europea e del Parlamento europeo, riuniti a Roma, dal 27 al 30 novembre 1990, nell'ambito della Conferenza dei Parlamenti della Comunità sull'avvenire dell'Europa,

affermiamo che:

1. Il primo atto della prossima Conferenza intergovernativa sull'Unione politica deve essere la decisione formale di trasformare la Comunità in un'Unione europea su base federale. Il punto d'arrivo di questa trasformazione deve essere l'adozione di una Costituzione europea, che dovrà entrare in vigore - fra i paesi membri della Comunità che lo vorranno - prima delle elezioni europee del 1994, che dovranno svolgersi secondo una procedura elettorale uniforme, e dovrà essere aperta all'adesione degli altri paesi democratici d'Europa.

2. La Costituzione dell'Unione Europea dovrà essere l'espressione della sovranità popolare.

Questa si esprime da una parte attraverso i parlamenti nazionali, che sono chiamati a preparare le posizioni nazionali in cooperazione ciascuno con il proprio governo e dall'altra attraverso il Parlamento Europeo, nel quale si manifesta la volontà di Unione dei popoli al di là delle loro differenze nazionali.

Il progetto di Costituzione deve essere elaborato dal Parlamento Europeo e, in seguito, adottato o respinto dai parlamenti nazionali.

3. Il carattere federale dell'Unione europea deve garantire l'attribuzione delle competenze sulla base del principio di sussidiarietà, cioè sulla base del ruolo e della capacità d'azione dei diversi livelli istituzionali della società europea, nella loro espressione comunitaria, statale e regionale.

4. Nel processo legislativo dell'Unione - che dovrà essere fondata su un potere di codecisione del Parlamento Europeo, condiviso con il Consiglio dei Ministri comunitari, i parlamenti nazionali interverranno tramite la loro partecipazione all'elaborazione delle posizioni nazionali e quando le leggi dell'Unione devono essere trasposte in testi legali nazionali.

Sarebbe pericoloso invece creare un nuovo organismo parlamentare a livello comunitario, per garantire la partecipazione dei parlamenti nazionali.

Questa non farebbe che pregiudicare la trasparenza democratica europea, senza peraltro rinforzare il ruolo dei parlamenti nazionali.

5. La realizzazione dell'Unione Europea rappresenta la migliore risposta - pragmatica e realista - alle sfide cui l'Europa deve fare fronte.

Le modifiche ai Trattati Comunitari, che saranno decise dalle prossime Conferenze intergovernative, dovranno essere coerenti con questa prospettiva ed i governi nazionali debbono annunciare che essi le sottoscriveranno se esse saranno adottate dal Parlamento europeo e saranno conformi alle proposte che esso avrà elaborato in collaborazione politica con i parlamenti nazionali.

 
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