Praga, 8 gennaio 1990.
Il Foro civico, la organizzazione politica che ha ottenuto, insieme al partner slovacco VPN,la maggioranza pressoché assoluta nelle elezioni del giugno scorso in Cecoslovacchia, sta vivendo un momento di grandi difficoltà, in cui sembra addirittura progressivamente palesarsi il pericolo di una sua spaccatura e disgregazione.
Oggi a mezzanotte un gruppo di cittadini inizieranno un digiuno che si protrarrà fino al termine dell'Assemblea generale del Foro Civico, prevista per il 12 gennaio, »allo scopo di dialogare e sostenere tutti coloro che ad essa prenderanno parte . Nel loro appello si legge tra l'altro: »La prossima Assemblea potrebbe essere cruciale. Quel che è in gioco è non soltanto il destino di una singola organizzazione politica, ma un concetto di democrazia e una sua possibile evoluzione. Ed è soprattutto in gioco non soltanto la possibilità per la Cecoslovacchia di adeguarsi ai sistemi politici piu' evoluti, ma la possibilita' per la società democratica europea di ricevere dalla Cecoslovacchia il contributo della indicazione di un modello di migliore, piu' profonda, piu' piena democrazia, in grado di rafforzare e sviluppare le loro istituzioni democratiche, e soprattutto di rendere piu' rapido il viaggio verso l'Unione europea, secondo la volonta' che e' ormai provato essere espressa dalla grande maggioranza dei citta
dini cechi e slovacchi.
Soltanto un forte e fortemente democratico governo può condurre all'Europa; soltanto un forte Foro civico può assicurare, oggi, l'esistenza di un forte governo .
Con il digiuno -continua l'appello- »chiediamo a ciascuno di fare tutto quanto è possibile per un compromesso onorevole, in rgado di non lasciare sul campo né vincitori né vinti nel nome di un »così grande esperienza politica quale il Foro civico è stato ed è.
Tra i digiunatori ci sono alcuni membri del partito radicale transnazionale, tra cui Richard Stochar, Paolo Pietrosanti, Jaromir Soukup; il numero telefonico della sede praghese del Partito radicale (2361445) si può comunicare la propria adesione o il proprio appoggio al digiuno, che è totalmente aperto a tutti.
-Ecco il testo integrale dell'appello:
Alla mezzanotte di oggi inizieremo un digiuno DI DIALOGO E DI SOSTEGNO CON E PER TUTTI COLORO CHE PARTECIPERANNO ALLA PROSSIMA ASSEMBLEA DEL FORO CIVICO, CHE AVRA' LUOGO IL 12 GENNAIO.
Non prendiamo posizione in favore di ALCUNA delle correnti interne al Foro Civico.
Siamo profondamente consapevoli che questa iniziativa potrebbe essere mal compresa e mal valutata: per questo chiediamo di prestare la massima attenzione alla lettera di queste righe.
La prossima Assemblea potrebbe essere cruciale. Non e' in gioco soltanto il destino di una singola organizzazione politica, ma un concetto di democrazia e una sua possibile evoluzione -attraverso il ruolo che il Foro Civico sara' o meno capace di giocare.
Quel che e' anche e soprattutto in gioco e' non soltanto la possibilita' PER LA CECOSLOVACCHIA di adeguarsi ai sistemi politici piu' evoluti, ma la possibilita' PER LA SOCIETA' DEMOCRATICA EUROPEA di ricevere dalla Cecoslovacchia il contributo della indicazione di un modello di migliore, piu' profonda, piu' piena democrazia, in grado di rafforzare e sviluppare le loro istituzioni democratiche, e soprattutto di rendere piu' rapido il viaggio verso l'Unione europea, secondo la volonta' che e' ormai provato essere espressa dalla grande maggioranza dei cittadini cechi e slovacchi.
Soltanto un governo forte e fortemente democratico puo' condurre questo paese con quella forza di cui non soltanto i cittadini cecoslovacchi, ma ogni e ciascun cittadino europeo ha bisogno. Soltanto un Foro Civico realmente forte puo' assicurare, ORA, alla Cecoslovacchia un governo forte e democratico.
Condurremo il nostro digiuno fino al termine dell'Assemblea del Foro Civico.
Vogliamo rendere chiaro, totalmente chiaro, che decisioni sul destino del Foro civico non possono essere prese ADESSO, SENZA ULTERIORI RIFLESSIONI, SENZA UN PIU' AMPIO E PROFONDO DIBATTITO, SENZA AVER PROVATO A PERCORRERE OGNI VIA DI DIALOGO CHE SIA TEORICAMENTE POSSIBILE INDIVIDUARE, SENZA ESSERE CONSAPEVOLI CHE L'INTERA CECOSLOVACCHIA SAREBBE COINVOLTA DA TALI DECISIONI, COSI' COME -NON INDIRETTAMENTE- LO SAREBBERO LE SOCIETA' EUROPEE.
Siamo certi che sia possibile un maggiore dialogo tra i portatori delle diverse posizioni, prima di prendere decisioni definitive sul destino e le strutture del Foro civico.
Il nostro digiuno -umilmente quanto solennemente- vuole chiedere a chiunque puo' di lasciare aperte le porte del dialogo, anche se cio' dovesse abbisognare di tempo. Non vorremmo giungere a renderci conto che la possibile spaccatura, la possibile scomparsa del Foro Civico sia stato un modo per evitare il palesarsi dell'assenza di volonta' politica tesa a superare l'attuale infelice situazione, o della volonta' di non superarla. L'attuale buia situazione all'interno del Foro Civico non costituisce affatto la conseguenza di fattori esclusivamente esterni.
Chiediamo a ciascuno di provare il possibile prima di sancire la scomparsa di una cosi' alta esperienza politica quale il Foro civico e' stato ed e'.
Siamo certi della possibilita' del dialogo, siamo certi che esistono le condizioni per un compromesso onorevole, per un compromesso che non lasci ne' vincitori ne' vinti.
Chiediamo a chiunque possa di essere realistico, evitando di "giocare" ad esserlo, acriticamente e aprioristicamente.