Dichiarazione congiunta di Massimo Severo Giannini, Alfredo Biondi e Giovanni Negri.
"E' giunto il tempo, dopo i convegni e le iniziative dei mesi scorsi, di fondare formalmente e di tenere a battesimo un movimento per la Riforma democratica, con l'ambizione di saper operare nel paese e nelle istituzioni per la transizione dalla partitocrazia alla democrazia.
Il 1991 dovrà essere e sarà l'anno del grande confronto sulla Riforma della politica e dei partiti".
E' quanto affermano oggi il prof. Massimo Severo Giannini, Alfredo Biondi e Giovanni Negri, annunciando che da giovedì 17 e sabato 19 gennaio, presso l'Hotel Nazionale a Roma, si svolgerà la "tre giorni" di fondazione del Forum dei Democratici.
All'incontro parteciperanno studiosi, personalità non impegnate direttamente in politica, esponenti e parlamentari di diverse aree (liberali e comunisti, repubblicani e radicali).
Nei prossimi giorni sarà reso noto il programma dettagliato dei lavori (che prevede sedute pubbliche, briefings con la stampa e sessioni di confronto interno) e l'elenco dei partecipanti.
Giannini, Biondi e Negri sottolineano nella dichiarazione che "la fondazione del Forum dei Democratici avverrà all'indomani della sentenza della Corte Costituzionale su tre referendum elettorali che sono decisivi ai fini della riforma dei partiti.
Ma oltre a tracciare un bilancio di questa iniziativa, intendiamo concretamente applicarci al cuore del problema: ovvero l'occupazione spoliatoria del settore pubblico, la riforma della pubblica amministrazione, la liberazione dello Stato dall'occupazione partitica".
"Oggi in Italia - conclude la dichiarazione - vi sono le condizioni per una svolta nella direzione di una democrazia europea, per il ripristino dello Stato di Diritto, per l'affermazione di una nuova condizione del cittadino.
Forum dei Democratici nascerà da queste ragioni e con questi obiettivi, senza la presunzione di voler rappresentare l'intera istanza riformatrice e democratica, ma con la consapevolezza che soltanto un forte movimento può davvero determinare il nuovo che è ormai indispensabile".